Cassazione penale Sez. VI sentenza n. 23356 del 6 giugno 2016

ECLI:IT:CASS:2016:23356PEN

Massima

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Il delitto di calunnia si configura quando una persona, con dolo specifico di nuocere all'altrui reputazione, denuncia falsamente un reato a carico di un'altra persona, attribuendole fatti che sa essere inesistenti. Affinché sussista il reato di calunnia, è necessario che la falsa denuncia sia presentata con l'intento di danneggiare l'immagine della persona incolpata, a prescindere dalla veridicità o meno delle lesioni subite dal denunciante. Pertanto, anche qualora il denunciante abbia effettivamente riportato delle lesioni, la calunnia è integrata qualora emerga che la denuncia sia stata presentata con la consapevolezza della falsità delle accuse rivolte ai soggetti incolpati. Il giudice di merito, attraverso un'attenta e completa valutazione del complessivo quadro probatorio, può legittimamente ritenere provata la sussistenza del dolo specifico di nuocere alla reputazione altrui, nonostante la presenza di elementi che potrebbero astrattamente giustificare la denuncia, ove ritenga che la stessa sia stata presentata con la consapevolezza della sua falsità. In tali casi, la Corte di Cassazione non può sindacare le valutazioni del giudice di merito, se non in presenza di vizi logici ictu oculi percepibili, dovendo limitarsi a verificare la completezza e la coerenza della motivazione.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE SESTA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. PAOLONI Giacomo - Presidente

Dott. CARCANO Domenic - rel. Consigliere

Dott. RICCIARELLI Massimo - Consigliere

Dott. DI SALVO Emanuele - Consigliere

Dott. CORBO Antonio - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA
sul ricorso proposto da:
(OMISSIS), nato il (OMISSIS);
(OMISSIS), nato il (OMISSIS);
Avverso la sentenza n. 937/2014 CORTE APPELLO di BOLOGNA del 14/03/2014;
Visti gli atti, la sentenza e il ricorso;
udita in PUBBLICA UDIENZA del 26/02/2016 la relazione fatta dal Consigliere Dott. ((omissis));
Udito il Procuratore Generale in persona del Dott. ((omissis)), che ha concluso per l'inammissibilita' dei ricorsi;
Uditi i difensori: Avvocato (OMISSIS) in difesa, quale sostituto processuale, dell'avv. (OM…

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