Cassazione penale Sez. II sentenza n. 12627 del 25 marzo 2015

ECLI:IT:CASS:2015:12627PEN

Massima

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Il principio di diritto fondamentale che emerge dalla sentenza è il seguente: Le dichiarazioni spontanee rese dall'indagato in occasione dell'esecuzione di un provvedimento cautelare, anche se sollecitate dagli ufficiali di polizia giudiziaria, non sono assimilabili all'interrogatorio in senso tecnico e, pertanto, non devono essere precedute dall'invito alla nomina del difensore e dall'avvertimento circa la facoltà di non rispondere. Tali dichiarazioni spontanee sono pienamente utilizzabili ai fini della decisione sui provvedimenti cautelari, in quanto il regime di inutilizzabilità previsto dall'art. 350, comma 7, c.p.p. riguarda solo l'utilizzazione in dibattimento, salvo quanto previsto dall'art. 503, comma 3, c.p.p. Inoltre, il giudice di merito può legittimamente fondare la propria decisione cautelare sul contenuto delle intercettazioni telefoniche, anche se contenute in "brogliacci" e non ancora trascritte nelle forme di legge, purché siano state rispettate le norme processuali in ordine alle autorizzazioni e alle modalità di esecuzione delle intercettazioni. Infine, la valutazione del contenuto delle conversazioni intercettate, così come l'apprezzamento della sussistenza dei gravi indizi di colpevolezza, rientra nell'esclusiva competenza del giudice di merito e non può essere sindacata in sede di legittimità se non nei limiti della manifesta illogicità o irragionevolezza della motivazione.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE SECONDA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. PETTI Ciro - Presidente

Dott. GALLO Domenico - Consigliere

Dott. DE CRESCIENZO Ugo - Consigliere

Dott. ALMA M. M. - rel. Consigliere

Dott. PELLEGRINO Andrea - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA

sul ricorso proposto da:

(OMISSIS), nato a (OMISSIS);

avverso la ordinanza n. 754/14 in data 10/10/2014 del Tribunale di Lecce in funzione di giudice del riesame;

visti gli atti, l'ordinanza e il ricorso;

udita la relazione svolta dal consigliere dr. ((omissis)) ALMA;

udito il Pubblico Ministero, in persona del Sostituto Procuratore Generale dott. ANIELLO Roberto che ha concluso chiedendo dichiararsi l'inammissibilita' del ricorso;

udito il difensore dell'indagato, Avv.…

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