Cassazione penale Sez. V sentenza n. 44113 del 29 ottobre 2019

ECLI:IT:CASS:2019:44113PEN

Massima

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Il diritto di critica non può essere invocato per giustificare affermazioni diffamatorie prive di riscontro oggettivo, anche se mosse da una controversia giudiziaria pregressa. Affinché la scriminante del diritto di critica possa operare, è necessario che le espressioni utilizzate siano veritiere e pertinenti rispetto alla vicenda oggetto di critica, senza eccedere in termini lesivi della reputazione altrui. La mera invocazione di una precedente controversia giudiziaria non è sufficiente a dimostrare la veridicità e la pertinenza delle affermazioni diffamatorie, qualora queste non trovino riscontro nei fatti accertati in sede giurisdizionale. Inoltre, la scriminante del diritto di critica non può essere applicata in forma putativa, in assenza di una ragionevole e giustificabile convinzione, da parte dell'autore delle espressioni, circa la veridicità di quanto affermato. Il giudice, nel valutare la sussistenza della scriminante, deve pertanto verificare non solo la corrispondenza tra i fatti denunciati e quelli effettivamente accertati, ma anche la proporzionalità e la pertinenza delle espressioni utilizzate rispetto all'esercizio del diritto di critica, escludendo la configurabilità della scriminante ove le affermazioni risultino eccedenti e lesive della reputazione altrui.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE QUINTA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. PALLA Stefano - Presidente

Dott. SCORDAMAGLIA Irene - Consigliere

Dott. MOROSINI Elisabetta - Consigliere

Dott. BORRELLI Paola - rel. Consigliere

Dott. BRANCACCIO Matilde - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA
sul ricorso proposto da:
(OMISSIS), nato a (OMISSIS);
avverso la sentenza del 08/11/2018 del TRIBUNALE di LA SPEZIA;
visti gli atti, il provvedimento impugnato e il ricorso;
udita la relazione svolta dal Consigliere Dott.ssa BORRELLI PAOLA;
udito il Pubblico Ministero, in persona del Sostituto Procuratore Dott. EPIDENDIO TOMASO, che ha concluso chiedendo l'annullamento senza rinvio, perche' il fatto non costituisce reato.
RITENUTO IN FATTO
1. La sent…

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