La mancata presentazione della segnalazione certificata di inizio attività (SCIA) prima dell'avvio di un'attività commerciale di vendita al dettaglio, come previsto dall'art. 65 del d.lgs. n. 59/2010, legittima l'adozione da parte del Comune del provvedimento di chiusura immediata dell'esercizio, ai sensi dell'art. 22, comma 6, del d.lgs. n. 114/1998, indipendentemente dal precedente rilascio del permesso di costruire o dalla stipula di una convenzione per la concessione del suolo pubblico, atteso che tali atti attengono a profili diversi e non implicano automaticamente il diritto all'esercizio dell'attività commerciale. L'omessa presentazione della SCIA, unitamente all'assenza dei requisiti prescritti per l'esercizio dell'attività, legittima l'adozione della sanzione accessoria della chiusura immediata dell'esercizio, a prescindere dall'applicazione della sanzione amministrativa pecuniaria prevista dalla normativa. Il Comune, pertanto, può legittimamente disporre la chiusura immediata dell'attività commerciale in assenza della SCIA e del rispetto dei requisiti normativi, senza che ciò integri un comportamento illegittimo dell'amministrazione, in quanto la stessa agisce in conformità alle previsioni di legge. La peculiarità della controversia e l'andamento processuale della vicenda giustificano, in via eccezionale, la compensazione delle spese del giudizio.