Cassazione penale Sez. II sentenza n. 29200 del 26 luglio 2010

ECLI:IT:CASS:2010:29200PEN

Massima

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Il possesso di un bene mobile altrui, ricevuto legittimamente, che si protrae oltre la richiesta di restituzione da parte del proprietario, integra il reato di appropriazione indebita, in quanto manifesta la volontà dell'agente di esercitare su di esso un potere di fatto corrispondente a quello del proprietario, in violazione del dovere di restituirlo. Tale condotta è penalmente rilevante anche quando non vi sia stata una sottrazione o perdita involontaria del bene, essendo sufficiente l'omissione della restituzione nonostante la richiesta del legittimo proprietario. La valutazione degli elementi probatori, in particolare circa la sussistenza dell'elemento soggettivo del reato, rientra nel potere discrezionale del giudice di merito, la cui motivazione è incensurabile in sede di legittimità se esente da vizi di manifesta illogicità o irrazionalità.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE SECONDA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. ESPOSITO Antonio - Presidente

Dott. NUZZO Lauren - rel. Consigliere

Dott. FUMU Giacomo - Consigliere

Dott. TADDEI Margherita - Consigliere

Dott. DE CRESCIENZO Ugo - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA

sul ricorso proposto da:

1) PA. IV. N. IL (OMESSO);

avverso la sentenza n. 2276/2008 CORTE APPELLO di ANCONA, del 18/06/2009;

visti gli atti, la sentenza e il ricorso;

udita in PUBBLICA UDIENZA del 16/06/2010 la relazione fatta dal Consigliere Dott. LAURENZA NUZZO;

udito il P.G. in persona del Dott. MONETTI Vito che ha concluso per l'inammissibilita' del ricorso.

SVOLGIMENTO DEL PROCESSO

Pa. Iv. , tramit…

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