Il diniego di rinnovo dell'autorizzazione amministrativa e del permesso di costruire per l'apertura stagionale di uno stabilimento balneare è legittimo quando l'area interessata risulta interessata dalla presenza di una duna embrionale, che costituisce parte integrante del sistema dunale e svolge un ruolo fondamentale nella tutela dell'assetto idrogeomorfologico dell'area. Ciò in quanto la normativa vigente, in particolare l'art. 14 della L.R. 17/2015 e gli artt. 29 del R.R. 9/2015 e 8.3 delle NTA del Piano Regionale delle Coste, vietano il rilascio di concessioni demaniali nelle aree di cordoni dunali e di macchia mediterranea, a prescindere dal fatto che l'area sia stata in precedenza compromessa da altri usi. Le valutazioni tecniche sulla presenza e sulla rilevanza della duna embrionale, caratterizzate dalla complessità delle discipline specialistiche di riferimento e dall'opinabilità dell'esito della valutazione, sfuggono al sindacato del Giudice Amministrativo, salvo che non siano manifestamente illogiche, irrazionali, irragionevoli, arbitrarie, ovvero fondate su di un altrettanto palese e manifesto travisamento dei fatti, o siano inficiate da macroscopiche contraddittorietà o incongruenze. Inoltre, la disciplina di cui all'art. 20, comma 8, D.P.R. n. 380/2001 (T.U. Edilizia), che prevede la formazione del cd. silenzio assenso sull'istanza di permesso di costruire in caso di inutile decorso del termine per l'adozione del provvedimento finale senza che la P.A. abbia emanato alcun provvedimento espresso, non si applica nei casi in cui sussistano vincoli ambientali, paesaggistici o culturali.