La tutela della mobilità delle persone disabili deve essere bilanciata con l'esigenza di garantire la sicurezza e il regolare deflusso del traffico veicolare lungo le pubbliche strade. L'amministrazione comunale, nel disciplinare la circolazione stradale, può legittimamente adottare misure di limitazione della sosta e della circolazione, anche con l'eliminazione di stalli di parcheggio riservati ai disabili, purché assicuri un equo contemperamento degli interessi in gioco, predisponendo soluzioni alternative adeguate a soddisfare le esigenze di mobilità dei portatori di handicap, come la realizzazione di nuovi stalli di sosta riservati in zone prossime all'abitazione del disabile. La collocazione di tali stalli non deve necessariamente avvenire nel punto più vicino all'abitazione del titolare del contrassegno, essendo sufficiente che la distanza non risulti eccessiva e comunque tale da non pregiudicare in modo irragionevole la possibilità per il disabile di raggiungere agevolmente il proprio veicolo. L'amministrazione, nel bilanciare gli interessi contrapposti, deve adottare soluzioni proporzionate e adeguate, ispirate a criteri di ragionevolezza e di equo contemperamento, senza incorrere in vizi di eccesso di potere.