Cassazione penale Sez. II sentenza n. 43401 del 13 ottobre 2016

ECLI:IT:CASS:2016:43401PEN

Massima

Generata da Simpliciter
Il reato di estorsione si configura quando l'agente, mediante minaccia o violenza, costringe taluno a procurare a sé o ad altri un ingiusto profitto con altrui danno. La contestualità tra la richiesta di denaro e la successiva manifestazione di aggressività a fronte del diniego opposto dalla persona richiesta costituisce elemento essenziale per la sussistenza del dolo specifico del reato, ossia la volontà di conseguire un ingiusto profitto. Tuttavia, tale valutazione attiene all'ambito del merito e non può essere sindacata in sede di legittimità, essendo riservata al giudice di merito la valutazione della prova e la ricostruzione dei fatti. Analogamente, la decisione di non concedere il beneficio della sospensione condizionale della pena rientra nella discrezionalità del giudice di merito, il quale deve effettuare un giudizio prognostico sulla futura condotta dell'imputato sulla base di elementi concreti, senza che tale valutazione possa essere censurata in sede di legittimità, salvo che non risulti manifestamente illogica o apparente.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE SECONDA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. FIANDANESE Franco - Presidente

Dott. DE CRESCIENZO Ugo - rel. Consigliere

Dott. DIOTALLEVI Giovanni - Consigliere

Dott. PELLEGRINO Andrea - Consigliere

Dott. D'ARRIGO Cosimo - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA
sul ricorso proposto da:
(OMISSIS) N. IL (OMISSIS);
avverso la sentenza n. 2126/2007 CORTE APPELLO di CATANIA, del 06/11/2014;
visti gli atti, la sentenza e il ricorso;
udita in PUBBLICA UDIENZA del 01/06/2016 la relazione fatta dal Consigliere Dott. UGO DE CRESCIENZO;
Udito il Procuratore Generale in persona del Dott. DI NARDO Marilia che ha concluso per la inammissibilita' del ricorso.
MOTIVI DELLA DECISIONE
(OMISSIS) ricorre per Cassazione avverso la sentenza 6.11.2014 con la quale la Corte …

Questo contenuto è riservato agli utenti registrati
Sentenze simili
Ricerca rapida tra milioni di sentenze
Trova facilmente ciò che stai cercando in pochi istanti. La nostra vasta banca dati è costantemente aggiornata e ti consente di effettuare ricerche veloci e precise.
Trova il riferimento esatto della sentenza
Addio a filtri di ricerca complicati e interfacce difficili da navigare. Utilizza una singola barra di ricerca per trovare precisamente ciò che ti serve all'interno delle sentenze.
Prova il potente motore semantico
La ricerca semantica tiene conto del significato implicito delle parole, del contesto e delle relazioni tra i concetti per fornire risultati più accurati e pertinenti.

Un nuovo modo di esercitare la professione

Offriamo agli avvocati gli strumenti più efficienti e a costi contenuti.