Cassazione penale Sez. II sentenza n. 30409 del 21 luglio 2008

ECLI:IT:CASS:2008:30409PEN

Massima

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La parte offesa non ha il diritto di proporre personalmente ricorso per cassazione, in quanto per la valida instaurazione del giudizio di legittimità si applica la regola dettata dall'art. 613 c.p.p., che dispone che l'atto di impugnazione deve essere sottoscritto a pena di inammissibilità da difensori iscritti nell'apposito albo. Alla persona offesa non compete la qualificazione soggettiva di parte e le altre parti private diverse dall'imputato non possono stare in giudizio, ai sensi dell'art. 100 c.p.p., comma 1, se non "col ministero di un difensore munito di procura speciale". L'impugnazione proposta personalmente dalla parte offesa è pertanto inammissibile ai sensi dell'art. 606 c.p.p., comma 3, con la conseguente condanna del ricorrente al pagamento delle spese processuali e di una somma in favore della cassa delle ammende, in applicazione dell'art. 616 c.p.p. e sulla base dei profili di colpa emergenti dal ricorso.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE SECONDA PENALE

Composta dagli Ill.mi Magistrati:

Dott. CARMENINI Secondo Libe - Presidente

Dott. PAGANO Filiberto - Consigliere

Dott. MONASTERO Francesco - Consigliere

Dott. ZAPPIA Pietro - Consigliere

Dott. AMBROSIO Annamaria - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA

sul ricorso proposto da:

1) PR. FR. , N. IL (OMESSO);

nei confronti di:

VI. BR. , N. IL (OMESSO);

GH. MA. VI. , N. IL (OMESSO);

VI. EL. ;

FU. SE. , N. IL (OMESSO);

FR. PA. , N. IL (OMESSO);

GE. PI. , N. IL (OMESSO);

avverso DECRETO del 18/08/2006 GIP TRIBUNALE di LIVORNO;

sentita la relazione fatta dal Consigliere Dott. PAGANO FILIBERTO; lette le conclusioni…

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