Consiglio di Stato sentenza n. 5272 del 2021

ECLI:IT:CDS:2021:5272SENT

Massima

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Il provvedimento di sgombero di un immobile confiscato alla criminalità organizzata e devoluto al patrimonio indisponibile dello Stato, adottato dall'Agenzia nazionale per l'amministrazione dei beni confiscati, costituisce un atto dovuto e a contenuto vincolato, in esecuzione del provvedimento giudiziario di confisca divenuto definitivo, senza che sia necessaria la previa adozione di un provvedimento di destinazione dei cespiti. Tale provvedimento non richiede apporti partecipativi del soggetto occupante sine titulo, in quanto la mancata comunicazione dell'avvio del procedimento ai sensi dell'art. 7 della legge 241/1990 non determina l'annullabilità dell'atto, trattandosi di un provvedimento vincolato il cui contenuto non avrebbe potuto essere diverso. Inoltre, il diritto all'abitazione, pur rientrando tra i diritti fondamentali protetti dalla Costituzione e dai Trattati internazionali, non può legittimare situazioni di fatto che intacchino o vanifichino le preminenti finalità d'interesse pubblico generale poste alla base della normativa antimafia, non potendo l'ex proprietario colpito dal provvedimento di confisca vantare una posizione giuridica meritevole di tutela rispetto all'an e al quando della consegna dell'immobile. Pertanto, l'Agenzia ha il dovere di adottare tutte le misure necessarie per la materiale acquisizione dei beni confiscati, ivi comprese quelle relative alla liberazione dalle persone che li occupano sine titulo, senza che sia necessaria una previa ponderazione tra l'interesse pubblico alla acquisizione della disponibilità materiale del bene e l'interesse privato alla conservazione dell'immobile da parte dell'ex proprietario.

Sentenza completa

Pubblicato il 12/07/2021

N. 05272/2021REG.PROV.COLL.

N. 00870/2018 REG.RIC.

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

Il Consiglio di Stato

in sede giurisdizionale (Sezione Terza)

ha pronunciato la presente

SENTENZA

sul ricorso numero di registro generale 870 del 2018, proposto da
-OMISSIS-, rappresentata e difesa dall'avvocato ((omissis)), con domicilio digitale come da PEC da Registri di Giustizia e domicilio eletto presso lo studio ((omissis)) in Roma, via R. Grazioli Lante, 15;

contro

Agenzia nazionale per l’amministrazione dei beni confiscati alla criminalità organizzata, rappresentata e difesa dall'Avvocatura Generale dello Stato, domiciliata ex lege in Roma, via dei Portoghesi, 12;

per la riforma

della sentenza breve del Tribunale Amministrativo Regionale per il Lazio (Sezione Prima) n. -OMISSIS-, resa tra le parti.

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