Cassazione penale Sez. I sentenza n. 47734 del 21 dicembre 2011

ECLI:IT:CASS:2011:47734PEN

Massima

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Il principio di diritto fondamentale che emerge dalla sentenza è il seguente: La condotta di inosservanza dell'ordine di allontanamento dal territorio nazionale emesso dal Questore, prevista e punita ai sensi dell'art. 14, commi 5-ter e 5-quater, del D.Lgs. n. 286/1998, deve ritenersi non più applicabile nell'ordinamento interno in quanto incompatibile con la Direttiva 2008/115/CE del Parlamento europeo e del Consiglio, recante norme e procedure comuni applicabili negli Stati membri al rimpatrio di cittadini di Paesi terzi il cui soggiorno è irregolare. Tale incompatibilità determina effetti sostanzialmente assimilabili all'abolitio criminis, con la conseguente necessità di dichiarare nei giudizi di cognizione che il fatto non è più previsto dalla legge come reato e di applicare in sede di esecuzione, in via di interpretazione estensiva, la norma di cui all'art. 673 c.p.p. Inoltre, la nuova formulazione dell'art. 14, commi 5-ter e 5-quater, del D.Lgs. n. 286/1998, introdotta dal D.L. n. 89/2011, convertito con modificazioni nella L. n. 129/2011, non può dirsi in continuità normativa con la precedente versione, confermando l'avvenuta abolitio criminis del delitto ascritto all'imputato, non solo per il distacco temporale intercorso fra la sua emanazione e l'emissione della direttiva comunitaria, ma anche per la diversità strutturale dei presupposti e la differente tipologia della condotta richiesta per integrare l'illecito penale in esame. Pertanto, l'intervenuta abolitio criminis riferita al reato contestato all'imputato e il conseguente annullamento della sentenza impugnata prevalgono anche sull'evidente inammissibilità del ricorso, in quanto, fino alla formazione del giudicato formale, spetta al giudice della cognizione prendere atto dell'intervenuta abolitio criminis ed annullare la condanna per fatti ormai divenuti privi di rilievo penale.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE PRIMA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. GIORDANO Umberto - Presidente

Dott. CAPOZZI Raffaele - rel. Consigliere

Dott. BONITO Francesco M.S. - Consigliere

Dott. MAZZEI Antonella P. - Consigliere

Dott. CARTA Adriana - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA

sul ricorso proposto da:

1) AN. WA. , N. IL (OMESSO);

avverso la sentenza n. 3842/2010 TRIBUNALE di BRESCIA, del 15/10/2010;

sentita la relazione fatta dal Consigliere Dott. CAPOZZI Raffaele;

lette le conclusioni del PG che ha chiesto l'inammissibilita' del ricorso.

RITENUTO IN FATTO

AN. Pa. ricorre personalmente innanzi a questa Corte, deducendo motivazione carente circa l'applicabilita' in suo favore della norma…

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