Cassazione penale Sez. I sentenza n. 7919 del 26 febbraio 2010

ECLI:IT:CASS:2010:7919PEN

Massima

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Il coinvolgimento stabile e organico di un soggetto nella struttura di un'associazione di tipo mafioso, desumibile da convergenti dichiarazioni di collaboratori di giustizia, intercettazioni e altri elementi probatori, integra il reato di partecipazione ad associazione mafiosa, a prescindere dall'assenza di precedenti condanne per tale delitto. La permanenza del soggetto nell'ambito della cosca, il suo ruolo di supporto e di collegamento con i latitanti, nonché la circostanza di essere stato oggetto di un attentato da parte dei rivali, costituiscono gravi indizi di colpevolezza che giustificano l'applicazione della misura cautelare della custodia in carcere, in quanto dimostrativi del suo stabile inserimento nell'organizzazione criminale e della sua attiva partecipazione alle attività della medesima.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE PRIMA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. FAZZIOLI Edoardo - Presidente

Dott. CHIEFFI Severo - Consigliere

Dott. SILVESTRI Giovanni - Consigliere

Dott. BRICCHETTI Renato - Consigliere

Dott. BARBARISI Maurizio - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA

sul ricorso proposto da:

difensore di GI. Gi. , nato a (OMESSO);

avverso l'ordinanza pronunciata in data 20 maggio 2009 dal Tribunale del riesame di Reggio Calabria;

- udita la relazione del Consigliere Dott. BRICCHETTI Renato;

sentite le conclusioni del pubblico ministero, in persona del S. Procuratore Generale Dott. DELEHAYE Enrico, che ha chiesto dichiararsi l'inammissibilita' del ricorso.

SVOLGIMENTO DEL PROCESSO

1. Con l&…

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