Il recesso del socio di una società di persone può essere considerato legittimo e fondato su giusta causa quando ricorrono circostanze oggettive, ragionevoli e irreparabili che compromettono in modo grave e definitivo il rapporto fiduciario tra i soci, come la modifica degli equilibri societari, la gestione esclusiva da parte di un socio e la mancanza di controllo interno. Tuttavia, la validità ed efficacia di un precedente negozio di cessione della quota sociale, perfezionatosi inter partes e opponibile alla società, è incompatibile con il successivo esercizio del diritto di recesso da parte del medesimo socio cedente, in quanto tali atti si pongono in rapporto di reciproca esclusione e danno luogo a diverse conseguenze sul piano patrimoniale. Pertanto, la sentenza che riconosca la validità del recesso esercitato dal socio cedente, nonostante la precedente cessione della sua quota, risulta affetta da un vizio motivazionale per contrasto irriducibile tra affermazioni inconciliabili.