Consiglio di giustizia amministrativa per la Regione siciliana sentenza n. 540 del 2014

ECLI:IT:CGARS:2014:540SENT

Massima

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L'amministrazione può esercitare il potere di annullamento in autotutela di un provvedimento amministrativo, anche successivamente all'aggiudicazione definitiva di una gara d'appalto, qualora riscontri la violazione di specifiche norme di legge o regolamentari che disciplinano il procedimento. Tuttavia, l'esercizio di tale potere discrezionale è subordinato all'obbligo di comunicare l'avvio del procedimento di annullamento al fine di consentire ai soggetti interessati di partecipare al contraddittorio e di tutelare il loro affidamento. Il mancato adempimento di tale obbligo procedimentale determina l'illegittimità dell'atto di annullamento, a meno che l'amministrazione non dimostri in giudizio che il contenuto del provvedimento finale non avrebbe potuto essere diverso da quello adottato, anche a seguito del contraddittorio con i privati. Tale prova, tuttavia, non può essere fornita attraverso un'indebita ingerenza del giudice nella sfera di discrezionalità amministrativa, essendo necessario che emerga con certezza l'inevitabilità del contenuto finale dell'atto. Pertanto, in presenza di atti connotati da ampia discrezionalità, come nel caso di annullamento di una gara d'appalto, non può ritenersi acquisita la certezza dell'inutilità dell'avviso di avvio del procedimento, con la conseguente esclusione dell'applicabilità della "sanatoria processuale" prevista dall'art. 21-octies, comma 2, della legge n. 241/1990. L'annullamento in autotutela di un provvedimento di aggiudicazione definitiva, pur essendo finalizzato alla tutela del denaro pubblico, non può prescindere dalla ponderazione degli interessi pubblici e privati coinvolti, in ossequio ai principi di buona fede e correttezza che vincolano anche la pubblica amministrazione.

Sentenza completa

N. 00244/2014
REG.RIC.

N. 00540/2014REG.PROV.COLL.

N. 00244/2014 REG.RIC.

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

Il CONSIGLIO DI GIUSTIZIA AMMINISTRATIVA PER LA REGIONE SICILIANA

in sede giurisdizionale

ha pronunciato la presente

SENTENZA

sul ricorso numero di registro generale 244 del 2014, proposto dall’Azienda Sanitaria Provinciale di Messina, in persona del legale rappresentante, rappresentata e difesa dall'avv. ((omissis)), con domicilio eletto presso ((omissis)) in Palermo, via Salinas 56;

contro

A.T.I. tra Società ((omissis)) e Tomo-X Srl, rappresentata e difesa dall'avvocato ((omissis)), con domicilio eletto presso ((omissis)) in Palermo, via G.B. Vaccarini,1;

per la riforma

della sentenza del T.A.R. Sicilia - sez. staccata di Catania, sezione III n. 2963/2013, resa tra le parti, concernente la gara d'appalto indetta dall'…

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