Tribunale Amministrativo Regionale Lazio - Roma sentenza n. 226 del 2019

ECLI:IT:TARLAZ:2019:226SENT

Massima

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Il permesso di costruire, anche se preceduto da una convenzione urbanistica, costituisce comunque un provvedimento amministrativo ampliativo della sfera giuridica del destinatario, come tale sottoposto alle verifiche anche postume da parte dell'amministrazione in ordine ai presupposti per il suo rilascio. Pertanto, l'amministrazione può legittimamente annullare in autotutela il permesso di costruire, ai sensi dell'art. 21-nonies della legge n. 241/1990, qualora accerti la violazione delle norme urbanistiche e di pianificazione territoriale, senza che ciò comporti la necessità di seguire il procedimento di cui all'art. 11 della medesima legge per il recesso unilaterale da un accordo. L'annullamento in autotutela del permesso di costruire rientra nelle competenze dell'apparato gestionale del Comune e non richiede necessariamente una deliberazione dell'organo politico (Consiglio comunale) che aveva approvato la convenzione urbanistica. Le ordinanze cautelari, pur motivate in punto di fumus boni iuris, non hanno l'efficacia del giudicato e non precludono all'amministrazione di procedere all'annullamento del provvedimento finale, qualora ne ravvisi i presupposti di legge. L'amministrazione è tenuta a indicare nel provvedimento di annullamento le ragioni di interesse pubblico che giustificano tale scelta, le quali possono essere evincibili dal contenuto complessivo dell'atto. Infine, l'annullamento del permesso di costruire non è necessariamente condizionato all'annullamento preventivo del parere favorevole della Soprintendenza, qualora emergano successivamente elementi che ne giustifichino la rimozione.

Sentenza completa

Pubblicato il 08/01/2019

N. 00226/2019 REG.PROV.COLL.

N. 08608/2017 REG.RIC.

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

Il Tribunale Amministrativo Regionale per il Lazio

(Sezione Seconda Quater)

ha pronunciato la presente

SENTENZA

sul ricorso numero di registro generale 8608 del 2017, integrato da motivi aggiunti, proposto da G.L. Polidori Costruzioni S.r.l., in persona del legale rappresentante
pro tempore
, rappresentato e difeso dagli avvocati Enrico Vedova, Mario Sanino, con domicilio eletto presso lo studio Mario Sanino in Roma, viale Parioli 180;

contro

Il Comune di Tolfa, in persona del legale rappresentante pro tempore, rappresentati e difesi dall'avvocato Enrico Michetti, con domicilio eletto presso il suo studio in Roma, via Giovanni Nicotera 29;
il Ministero dei Beni e delle Attività Culturali e del Turismo, la Soprintendenza Archeologia Belle A…

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