Consiglio di Stato sentenza n. 2498 del 2019

ECLI:IT:CDS:2019:2498SENT

Massima

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Il limite massimo di superficie del lotto edificabile per la realizzazione di nuovi impianti di distribuzione di carburanti, introdotto dalla legge regionale n. 35 del 2003 che ha modificato la legge regionale n. 8 del 2001, trova applicazione anche per le istanze presentate entro il 31 dicembre 2003, la cui istruttoria non fosse ancora conclusa al momento dell'entrata in vigore della nuova disciplina. Ciò in quanto la normativa sopravvenuta nel corso del procedimento amministrativo, prima che questo giunga alla fase decisoria, è applicabile per l'esigenza di rispettare la diversa valutazione degli interessi pubblici espressa dallo ius superveniens, salvo che la stessa legge non preveda una disciplina transitoria derogatoria. La liberalizzazione del settore della distribuzione dei carburanti, introdotta a livello nazionale, non esclude la legittimità di limiti dimensionali del lotto edificabile stabiliti a livello regionale, in quanto tali limiti attengono alla pianificazione urbanistica e non incidono direttamente sulla libertà di iniziativa economica. Pertanto, il diniego opposto dall'amministrazione comunale all'istanza di autorizzazione per la realizzazione di un nuovo impianto di distribuzione di carburanti, in ragione del superamento della superficie massima del lotto prevista dalla legge regionale, è legittimo, anche ove l'amministrazione abbia in precedenza rilasciato autorizzazioni a terzi senza il rispetto di tale limite, in quanto la disparità di trattamento non può essere invocata per estendere a proprio favore una condotta in ipotesi illegittima tenuta dall'amministrazione.

Sentenza completa

Pubblicato il 16/04/2019

N. 02498/2019REG.PROV.COLL.

N. 07969/2014 REG.RIC.

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

Il Consiglio di Stato

in sede giurisdizionale (Sezione Quinta)

ha pronunciato la presente

SENTENZA

sul ricorso in appello iscritto al numero di registro generale 7969 del 2014, integrato da motivi aggiunti, proposto da
Telpa s.r.l., in persona dell’amministratore unico e legale rappresentante
pro tempore
, rappresentata e difesa dall’avvocato ((omissis)), con domicilio eletto presso il suo studio, in Roma, via Cerbara 64;

contro

Roma Capitale, in persona del sindaco
pro tempore
, rappresentata e difesa dall’avvocato Rosalda Rocchi, domiciliata presso gli uffici dell’avvocatura comunale, in Roma, via del Tempio di Giove 21;

per la riforma

della sentenza del Tribunale amministrativo regionale per il Lazio (Sezione Seconda)…

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