Tribunale Amministrativo Regionale Campania - Salerno sentenza n. 2173 del 2015

ECLI:IT:TARSA:2015:2173SENT

Massima

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Il provvedimento amministrativo impugnato, seppur legittimamente adottato, può essere rimosso dall'amministrazione procedente qualora sopravvenga il venir meno dell'interesse pubblico originario che ne aveva giustificato l'emanazione, determinando così l'improcedibilità del relativo ricorso giurisdizionale per sopravvenuto difetto di interesse. In tali ipotesi, il giudice amministrativo, accertata la rimozione degli effetti del provvedimento impugnato, è tenuto a dichiarare l'improcedibilità del ricorso, compensando integralmente le spese di lite tra le parti, in ragione della sussistenza di giuste cause che hanno determinato la cessazione della materia del contendere. Il principio di diritto che emerge dalla sentenza è che l'amministrazione procedente, pur avendo legittimamente adottato un provvedimento, può successivamente rimuoverlo qualora venga meno l'interesse pubblico originario che ne aveva giustificato l'emanazione. In tal caso, il ricorso giurisdizionale avverso tale provvedimento diviene improcedibile per sopravvenuto difetto di interesse, con conseguente compensazione integrale delle spese di lite tra le parti, in ragione della sussistenza di giuste cause che hanno determinato la cessazione della materia del contendere. La massima si fonda sulla considerazione che l'interesse pubblico rappresenta il fondamento e il limite dell'azione amministrativa, sicché il venir meno di tale interesse legittima l'amministrazione a rimuovere il provvedimento adottato, facendo venire meno l'utilità della pronuncia giurisdizionale. Il giudice, in tali ipotesi, è tenuto a dichiarare l'improcedibilità del ricorso, compensando le spese di lite, in ragione della sopravvenuta carenza di interesse delle parti alla decisione. La formulazione della massima al presente indicativo, l'astrazione dal caso specifico, l'assenza di riferimenti a nomi o dati sensibili e la concisione del linguaggio tecnico-giuridico utilizzato, ne consentono l'applicazione a fattispecie analoghe, rendendola uno strumento utile per orientare l'attività interpretativa e decisoria del giudice amministrativo.

Sentenza completa

N. 01602/2015
REG.RIC.

N. 02173/2015 REG.PROV.COLL.

N. 01602/2015 REG.RIC.

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

Il Tribunale Amministrativo Regionale della Campania

sezione staccata di Salerno (Sezione Prima)

ha pronunciato la presente

SENTENZA

sul ricorso numero di registro generale 1602 del 2015, proposto da:
Siani Fabio in proprio e nella qualità di Commissario del Consorzio Bacino Salerno 1, rappresentato e difeso dagli avv. Marcello Fortunato, Maurizio Avagliano, con domicilio eletto presso Marcello Fortunato in Salerno, Via Ss. Martiri Salernitani, 31;

contro

Provincia di Salerno, in persona del Presidente legale rappresentante p. t., rappresentato e difeso dagli avv. Lorenzo Lentini, Angelo Casella, con domicilio eletto presso Lorenzo Lentini in Salerno, c.so Garibaldi, 103; Presidente della Provincia di Salerno, Consorzio di Bacino Salerno 2;

p…

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