Tribunale Amministrativo Regionale Toscana - Firenze sentenza breve n. 1706 del 2012

ECLI:IT:TARTOS:2012:1706SENB

Massima

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La presentazione di una domanda di sanatoria edilizia da parte del ricorrente, successivamente all'impugnazione di un provvedimento di demolizione, determina la sopravvenuta carenza di interesse all'impugnazione, rendendo il ricorso improcedibile. Ciò in quanto, a seguito della domanda di sanatoria, l'amministrazione è tenuta a riesaminare la posizione dell'opera e a rideterminarsi sulla sua sorte, esaurendo così gli effetti del provvedimento impugnato. In tali casi, il giudice amministrativo è tenuto a dichiarare l'improcedibilità del ricorso, in applicazione del principio secondo cui l'interesse a ricorrere deve permanere per tutto il giudizio. La compensazione delle spese di giudizio tra le parti è giustificata dalla peculiarità della fattispecie, in cui il ricorrente ha comunque ottenuto un risultato utile attraverso la presentazione della domanda di sanatoria.

Sentenza completa

N. 01064/2012
REG.RIC.

N. 01706/2012 REG.PROV.COLL.

N. 01064/2012 REG.RIC.

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

Il Tribunale Amministrativo Regionale per la Toscana

(Sezione Seconda)

ha pronunciato la presente

SENTENZA

Ex art.60 c.p.a.;
sul ricorso numero di registro generale 1064 del 2012, proposto da: Regione Toscana, in persona del Presidente p.t., rappresentata e difesa dall'avv. ((omissis))è, con domicilio eletto in Firenze, piazza dell'Unità Italiana, 1;

contro

Comune di Firenze, in persona del Sindaco p.t., rappresentato e difeso dagli avv.ti ((omissis)) e ((omissis)), con domicilio eletto in Firenze, Palazzo Vecchio – piazza della Signoria;

nei confronti di

Associazione Toscana Paraplegici Onlus, in persona del legale rappresentante p.t.;

per l'annullamento,

previa sospensione dell’efficacia,

del…

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