Tribunale Amministrativo Regionale Lazio - Roma sentenza n. 4572 del 2024

ECLI:IT:TARLAZ:2024:4572SENT

Massima

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Il Tribunale Amministrativo Regionale, nell'esecuzione del giudicato formatosi su un decreto della Corte di Appello emesso ai sensi della legge n. 89/2001 (c.d. "Legge Pinto"), afferma che: Il giudice amministrativo, accertata la sussistenza dei presupposti di cui agli artt. 5 e ss. della legge n. 89/2001, è tenuto ad accogliere la domanda di esecuzione del giudicato, condannando l'amministrazione resistente al pagamento delle somme dovute in forza del provvedimento giurisdizionale esecutivo, nonché delle spese accessorie funzionali all'instaurazione del giudizio di ottemperanza, purché debitamente documentate. Nell'ipotesi di persistente inottemperanza dell'amministrazione, il giudice può nominare un commissario ad acta, individuato tra i dirigenti della stessa amministrazione soccombente e rispondente ai requisiti di cui all'art. 5-sexies, comma 8, della legge n. 89/2001, al fine di provvedere all'esecuzione del giudicato nei successivi novanta giorni, con onere a carico dell'amministrazione. La condanna alle spese di giudizio segue il principio della soccombenza, con liquidazione secondo i parametri di legge. Tale principio di diritto, affermato dal Tribunale Amministrativo Regionale, mira a garantire l'effettività della tutela giurisdizionale e l'esecuzione dei provvedimenti giudiziari, anche attraverso l'attivazione di poteri sostitutivi, al fine di assicurare il ristoro del danno da irragionevole durata del processo, in conformità ai principi costituzionali e alla normativa sovranazionale.

Sentenza completa

Pubblicato il 06/03/2024

N. 04572/2024 REG.PROV.COLL.

N. 13938/2023 REG.RIC.

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

Il Tribunale Amministrativo Regionale per il Lazio

(Sezione Seconda Ter)

ha pronunciato la presente

SENTENZA

sul ricorso numero di registro generale 13938 del 2023, proposto da
((omissis)), rappresentato e difeso dagli avvocati ((omissis)) e ((omissis)), con domicilio digitale come da PEC da Registri di Giustizia;

contro

Ministero della Giustizia, in persona del legale rappresentante pro tempore, rappresentato e difeso dall'Avvocatura Generale dello Stato, domiciliataria ex lege in Roma, via dei Portoghesi, 12;

per l’esecuzione del giudicato

formatosi sul decreto della Corte di Appello di Roma depositato in data 18/11/2021 n. cronol. 1727/2021.

Visti il ricorso e i relativi allegati;

Visto l'atto di costitu…

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