Tribunale Amministrativo Regionale Campania - Napoli sentenza n. 1374 del 2019

ECLI:IT:TARNA:2019:1374SENT

Massima

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Il Comune è tenuto a ordinare la demolizione di opere edilizie abusive, realizzate in assenza del prescritto permesso di costruire, anche in presenza di una precedente sentenza penale di condanna per il medesimo abuso, qualora non sia stata fornita prova certa della preesistenza del manufatto o della sua conformità edilizia. L'amministrazione comunale, infatti, non è vincolata dal giudicato penale, che ha effetti limitati all'accertamento dei soli fatti materiali, non anche alla loro qualificazione giuridica, potendo essa autonomamente valutare la legittimità delle opere sulla base degli elementi acquisiti nel proprio procedimento. Pertanto, l'ordine di demolizione è atto dovuto e vincolato, in applicazione dell'art. 31 del d.P.R. n. 380/2001, qualora l'amministrazione accerti la realizzazione di un nuovo manufatto, comportante un aumento plano-volumetrico rispetto al preesistente, in assenza del prescritto titolo edilizio. Tale valutazione non è preclusa dall'esito del procedimento penale, nemmeno in caso di estinzione del reato per morte dell'imputato, atteso che il giudicato penale non determina un vincolo assoluto per l'amministrazione nell'accertamento dei fatti rilevanti ai fini dell'attività di vigilanza edilizia e urbanistica. Inoltre, l'onere di provare la preesistenza e la conformità edilizia del manufatto grava sul proprietario o responsabile dell'abuso, non potendo l'amministrazione fornire la prova certa dell'epoca di realizzazione. Pertanto, in assenza di idonea prova contraria, l'amministrazione è legittimata ad adottare il provvedimento di demolizione, anche in presenza di una precedente sentenza penale di condanna, in quanto il giudicato penale non vincola il giudice amministrativo nella valutazione della legittimità dell'atto amministrativo.

Sentenza completa

Pubblicato il 11/03/2019

N. 01374/2019 REG.PROV.COLL.

N. 00237/2015 REG.RIC.

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

Il Tribunale Amministrativo Regionale della Campania

(Sezione Terza)

ha pronunciato la presente

SENTENZA

sul ricorso numero di registro generale 237 del 2015, proposto da:
((omissis)) e ((omissis)), rappresentati e difesi dall’avv. ((omissis)), con domicilio fisico stabilito presso la Segreteria del TAR e con i seguenti recapiti ai fini delle comunicazioni di cui all’art. 136 c.p.a.: fax, 081.8823933; PEC, [email protected];

contro

Comune di Torre del Greco, in persona del Sindaco pro tempore, rappresentato e difeso dall'avvocato ((omissis)), con domicilio eletto presso il suo studio in Napoli, via ((omissis)), n. 3, con i seguenti recapiti ai fini delle comunicazioni di cui all’art. 136 c.p.a; fax, 081.7645698, PEC, erik.furno@ordineavvocatit…

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