Cassazione penale Sez. II sentenza n. 44417 del 20 ottobre 2016

ECLI:IT:CASS:2016:44417PEN

Massima

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Il reato di partecipazione ad associazione criminale finalizzata alla commissione di una serie indeterminata di reati contro il patrimonio può essere provato sulla base di un complesso di elementi indiziari, quali intercettazioni di conversazioni, servizi di osservazione della polizia giudiziaria, rilevamenti satellitari e dichiarazioni di soggetti informati sui fatti, che dimostrino la sussistenza di gravi indizi di colpevolezza in ordine alla configurazione del reato e alla partecipazione dell'indagato all'associazione criminale, anche in assenza di una diretta partecipazione a singoli episodi delittuosi. Tali elementi indiziari possono essere costituiti dalla disponibilità di utenze telefoniche "dedicate" alle sole vicende di interesse del sodalizio, dalla detenzione di armi utilizzate dall'organizzazione, nonché dalla presenza dell'indagato in luoghi e circostanze riconducibili all'attività del gruppo criminale, come dimostrato dall'uso di un'autovettura di sua pertinenza in occasione di un tentativo di rapina. La sussistenza del pericolo di reiterazione del reato e la conseguente applicazione della misura cautelare detentiva possono essere adeguatamente motivate sulla base della mole, gravità e continuità dei reati contestati, nonché della negativa personalità dell'indagato, manifestata attraverso il compimento di tali reati durante il regime di sorveglianza speciale dovuto a precedenti penali, a dimostrazione dell'insufficienza di qualunque altro sistema più attenuato di controllo sulla sua persona ad evitare la ricaduta criminale.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE SECONDA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. DIOTALLEVI Giovanni - Presidente

Dott. IMPERIALI Luciano - Consigliere

Dott. FILIPPINI Stefano - Consigliere

Dott. SGADARI Giuseppe - est. Consigliere

Dott. D'ARRIGO Cosimo - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA
sul ricorso proposto da:
(OMISSIS), nato a (OMISSIS) il (OMISSIS);
avverso l'ordinanza del 13/04/2016 del Tribunale di Bari;
visti gli atti, il provvedimento impugnato ed il ricorso;
udita la relazione della causa svolta dal Consigliere Dott. SGADARI Giuseppe;
udite le conclusioni del Pubblico Ministero, nella persona del Sostituto Procuratore Generale Dott. DELEHAYE Enrico, che ha chiesto dichiararsi l'inammissibilita' del ricorso;
udito il difensore, avv. (OMISSIS), in sostituzione dell…

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