Il proprietario di un terreno occupato illegittimamente dalla pubblica amministrazione per la realizzazione di un'opera pubblica ha diritto all'integrale risarcimento del danno subito, comprensivo non solo del valore venale del bene acquisito e dell'indennità per l'occupazione temporanea, ma anche dell'indennizzo per il ripristino dell'accessibilità ai fondi interclusi e per la svalutazione della parte residua della proprietà, nonché del danno non patrimoniale pari al 10% del valore venale del bene. L'amministrazione è tenuta a svolgere un'adeguata istruttoria per accertare la sussistenza di tali presupposti e a quantificare correttamente tutti gli indennizzi dovuti, in ossequio al giudicato amministrativo e ai principi di legge, senza poter adottare provvedimenti elusivi o parziali. In caso di violazione di tali obblighi, i soggetti responsabili possono essere chiamati a rispondere del danno erariale conseguente.