Tribunale Amministrativo Regionale Campania - Salerno sentenza breve n. 472 del 2024

ECLI:IT:TARSA:2024:472SENB

Massima

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Il Tribunale Amministrativo Regionale, nell'esaminare la controversia relativa al diniego dell'autorizzazione paesaggistica per la ristrutturazione edilizia con demolizione e ricostruzione di un fabbricato, ha affermato il seguente principio di diritto: Il parere della Soprintendenza, reso oltre il termine di legge di 45 giorni dalla ricezione della documentazione completa, è tardivo e, pertanto, non vincolante per l'amministrazione comunale. Di conseguenza, il diniego dell'autorizzazione paesaggistica adottato dal Comune sulla base di tale parere tardivo è illegittimo, in quanto l'amministrazione comunale è tenuta a effettuare una propria autonoma valutazione degli aspetti paesaggistici dell'intervento, senza potersi limitare a recepire acriticamente il parere tardivo della Soprintendenza. La norma di riferimento è l'art. 146, commi 7, 8 e 9, del D.Lgs. n. 42/2004 (Codice dei beni culturali e del paesaggio), che disciplina il procedimento di rilascio dell'autorizzazione paesaggistica, prevedendo termini perentori per l'espressione del parere da parte della Soprintendenza. Decorso inutilmente il termine di 45 giorni, l'amministrazione comunale può comunque provvedere sulla domanda di autorizzazione, senza essere vincolata dal parere tardivo. Il Tribunale ha inoltre precisato che l'effetto sospensivo derivante dalla comunicazione dei motivi ostativi ai sensi dell'art. 10-bis della Legge n. 241/1990 non incide sul termine per l'espressione del parere della Soprintendenza, in quanto tale sospensione opera solo ai fini della conclusione del procedimento e non della formazione del parere.

Sentenza completa

Pubblicato il 20/02/2024

N. 00472/2024 REG.PROV.COLL.

N. 00059/2024 REG.RIC.

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

Il Tribunale Amministrativo Regionale della Campania

sezione staccata di Salerno (Sezione Seconda)

ha pronunciato la presente

SENTENZA

ex art. 60 cod. proc. amm.;
sul ricorso numero di registro generale 59 del 2024, proposto da:
Antonio Greco, rappresentato e difeso dall'avvocato Alessandro Giussani, con domicilio digitale come da PEC da Registri di Giustizia e domicilio eletto presso il suo studio in Roma, via Siacci 38;

contro

Comune di Castellabate, in persona del legale rappresentante
pro tempore
, rappresentato e difeso dall'avvocato Corrado Magro, con domicilio digitale come da PEC da Registri di Giustizia;
Ministero della Cultura, Soprintendenza Archeologia Belle Arti e Paesaggio per Le Province di Salerno e Avellino, i…

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