Cassazione penale Sez. III sentenza n. 6003 del 17 febbraio 2020

ECLI:IT:CASS:2020:6003PEN

Massima

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Il reato di detenzione di materiale pedopornografico di cui all'art. 600-quater c.p. si configura non solo quando l'agente abbia la materiale disponibilità fisica delle immagini, ma anche quando egli ne abbia la disponibilità funzionale, esercitando su di esse una forma di signoria, come nel caso in cui procuri le immagini e le trasferisca su un supporto cartaceo, anche se poi non le prelevi materialmente. Ciò in quanto il concetto di detenzione rilevante ai fini del reato ha carattere funzionale e non presuppone necessariamente una prolungata disponibilità materiale del bene. Pertanto, il reato si perfeziona nel momento in cui l'agente si procura consapevolmente le immagini pedopornografiche e ne dispone, anche solo temporaneamente, attraverso la loro materializzazione su un supporto diverso da quello elettronico, senza che sia necessario che egli ne mantenga successivamente la disponibilità fisica. Inoltre, la condotta dell'agente non può essere inquadrata nel tentativo, in quanto egli ha compiutamente realizzato tutti gli elementi costitutivi del reato, essendosi procurato le immagini e avendone disposto la materializzazione, a prescindere dal fatto che non le abbia poi materialmente prelevate.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE TERZA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. SARNO Giulio - Presidente

Dott. GENTILI Andrea - rel. Consigliere

Dott. SEMERARO Luca - Consigliere

Dott. DI STASI Antonella - Consigliere

Dott. ZUNICA Fabio - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA
sul ricorso proposto da:
(OMISSIS), nato a (OMISSIS);
avverso la sentenza n. 1746/2019 della Corte di appello di Milano del 6 marzo 2019;
letti gli atti di causa, la sentenza impugnata e il ricorso introduttivo;
sentita la relazione fatta dal Consigliere Dott. Andrea GENTILI;
sentito il PM, in persona del Sostituto Procuratore generale Dott. MOLINO Pietro, il quale ha concluso chiedendo il rigetto del ricorso;
sentito, altresi', per la costituita parte civile, l'avv. (OMISSIS), del foro di Roma, che ha depositato c…

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