Cassazione penale Sez. II sentenza n. 40811 del 29 settembre 2016

ECLI:IT:CASS:2016:40811PEN

Massima

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La misura di prevenzione della sorveglianza speciale può essere legittimamente applicata anche in assenza di prove positive di dissociazione dell'imputato dalla organizzazione criminale, qualora la sua pericolosità sociale emerga dai gravi precedenti penali e dalle circostanze di fatto che hanno condotto alla condanna per il delitto di associazione di tipo mafioso. L'attualità della pericolosità sociale può essere desunta dalla permanenza dell'appartenenza dell'imputato all'organizzazione criminale, in assenza di elementi che dimostrino una sua concreta dissociazione. I provvedimenti applicativi di misure di prevenzione non sono suscettibili di censura in sede di legittimità per vizi della motivazione, essendo il relativo sindacato di Cassazione limitato alle sole ipotesi di violazione di legge.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE SECONDA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. FUMU Giacomo - Presidente

Dott. PRESTIPINO Antonio - Consigliere

Dott. TADDEI Margherita - Consigliere

Dott. DE CRESCIENZO Ugo - rel. Consigliere

Dott. SGADARI Giuseppe - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA
sul ricorso proposto da:
(OMISSIS) N. IL (OMISSIS);
avverso il decreto n. 53/2015 CORTE APPELLO di TORINO, del 6 novembre 2015;
sentita la relazione fatta dal Consigliere Dott. DE CRESCIENZO UGO;
lette/sentite le conclusioni del PG.
MOTIVI DELLA DECISIONE
(OMISSIS), tramite il difensore, ricorre per Cassazione avverso il decreto 10.11.2015 con il quale la Corte d'Appello di Torino, respingendo la relativa impugnazione, ha confermato la misu…

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