Il provvedimento di revoca o di annullamento di un precedente provvedimento amministrativo ad effetti ampliativi richiede indefettibilmente il rispetto del principio del contraddittorio procedimentale, con la necessaria comunicazione dell'avvio del procedimento di ritiro all'interessato, al fine di consentirgli di partecipare al procedimento e di far valere le proprie ragioni. Ciò in ragione della natura discrezionale del provvedimento di revoca, che postula la valutazione e l'indennizzabilità del pregiudizio arrecato al soggetto interessato, nonché dell'indeterminatezza di alcuni concetti giuridici rilevanti ai fini dell'adozione del provvedimento, come quello di "prossimità" di cui all'art. 49, comma 2, del d.lgs. n. 42/2004. In assenza di tale comunicazione, il provvedimento di revoca è illegittimo per violazione dell'art. 7 della legge n. 241/1990, a prescindere dalla fondatezza nel merito delle ragioni poste a suo fondamento, non essendo sufficiente che l'amministrazione dimostri in giudizio che il contenuto del provvedimento non avrebbe potuto essere diverso da quello in concreto adottato.