Cassazione penale Sez. V sentenza n. 10377 del 24 marzo 2006

ECLI:IT:CASS:2006:10377PEN

Massima

Massima ufficiale
In materia di reati elettorali, la condotta del pubblico ufficiale (nella specie cancelliere presso il locale tribunale) che attesti falsamente l'autenticità delle firme contenute nella presentazione della lista dei candidati per le elezioni provinciali, integra il reato — derubricato in contravvenzione dall'art. 1 della L. n. 61 del 2004 — previsto dall'art. 90 del D.P.R. n. 570 del 1960, che sanziona le ipotesi di falso concernenti le sottoscrizioni delle liste elettorali e delle candidature con riguardo alle elezioni degli organi delle amministrazioni comunali, a cui rinvia l'art. 8, comma secondo, L. n. 122 del 1951, relativo all'elezione del Consiglio provinciale; pertanto, non è applicabile a tale condotta la disciplina codicistica, nella specie l'art. 479 c.p.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA
IN NOME DEL POPOLO ITALIANO
LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE
QUINTA SEZIONE PENALE
Composta dagli Ill.mi Sigg.:
LATTANZI GIORGIO - PRESIDENTE
FERRUA GIULIANA - CONSIGLIERE
SICA GIUSEPPE - CONSIGLIERE
AMATO ALFONSO - CONSIGLIERE
DI TOMASSI MARIA STEFANIA - CONSIGLIERE
ha pronunciato la seguente
SENTENZA
sul ricorso proposto da:
1) Se. Ra. n. (...)
avverso SENTENZA del 27/11/2003
CORTE APPELLO di ROMA
visti gli atti, la sentenza ed il procedimento
udita in PUBBLICA UDIENZA la relazione fatta dal Consigliere SICA GIUSEPPE
Udito il Procuratore Generale in persona del Dr. ((omissis)) che ha concluso per a.s.r. per capo A) per prescrizione e rinvio al giudice di merito per capo B)
Udito, per la parte civile, l'Avv.
Udit i difensor Avv.
RITENUTO IN FATTO
Il tribunale di Rieti, in data 29/5/2002, dichiarava Se. Ra., responsabile del reato di cui agli articoli 81 cpv., 110 e 479 C.P., in concorso con i …

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