Tribunale Amministrativo Regionale Lazio - Roma sentenza n. 6186 del 2013

ECLI:IT:TARLAZ:2013:6186SENT

Massima

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Il provvedimento amministrativo di cessazione di un'attività di somministrazione di alimenti e bevande può essere legittimamente adottato dall'autorità competente, anche in assenza di un previo avviso di avvio del procedimento, qualora l'interessato abbia comunque avuto la possibilità di partecipare al procedimento e di far valere le proprie ragioni. Ciò in quanto il principio di partecipazione, pur essendo di fondamentale importanza nel procedimento amministrativo, può subire deroghe e limitazioni qualora sussistano esigenze di celerità e di tutela di interessi pubblici prevalenti, come nel caso di attività potenzialmente lesive della quiete e del decoro di un'area urbana particolarmente sensibile come il centro storico di una città. Inoltre, il mancato rispetto di termini procedimentali, come quello previsto dalla legge regionale per l'espressione di determinati pareri, non determina automaticamente l'illegittimità del provvedimento finale, dovendo il giudice valutare in concreto se tale violazione abbia effettivamente comportato un pregiudizio per la posizione giuridica del destinatario dell'atto. Infine, l'abolizione delle commissioni comunali e provinciali per il rilascio di licenze per l'apertura di pubblici esercizi, ad opera del decreto legge n. 223/2006, non implica necessariamente che l'amministrazione debba limitarsi a una mera verifica dei requisiti formali, potendo essa comunque svolgere un'istruttoria più approfondita, anche di natura discrezionale, al fine di tutelare interessi pubblici rilevanti come quelli connessi all'insediamento di attività commerciali in aree di particolare pregio storico-artistico.

Sentenza completa

N. 10817/2009
REG.RIC.

N. 06186/2013 REG.PROV.COLL.

N. 10817/2009 REG.RIC.

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

Il Tribunale Amministrativo Regionale per il Lazio

(Sezione Seconda Ter)

ha pronunciato la presente

SENTENZA

sul ricorso n. 10817 del 2009, proposto da Caravaggio 18 s.r.l., in persona del legale rappresentante, rappresentata e difesa dagli avv.ti Leopoldo Fiorentino e Franco Carlini, presso lo studio dei quali è elettivamente domiciliata, in Roma, piazza Cola di Rienzo n. 92;

contro

- il Comune di Roma (ora: Roma Capitale), in persona del Sindaco p.t., rappresentato e difeso dall'avv. Sergio Siracusa, per il presente giudizio elettivamente domiciliato in Roma, alla via del Tempio di Giove n. 21, presso la sede dell’Avvocatura capitolina
- il Municipio I di Roma Capitale, in persona del Presidente p.t.;

per l'annullamento

- …

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