Cassazione penale Sez. II sentenza n. 21192 del 26 maggio 2014

ECLI:IT:CASS:2014:21192PEN

Massima

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Il concorso morale nel reato si configura quando il soggetto, pur non compiendo materialmente azioni violente, partecipa attivamente all'ideazione e all'esecuzione del reato, rafforzando e convalidando la condotta delittuosa degli autori principali. La mera presenza fisica sul luogo del fatto, senza un contributo attivo, non è sufficiente a integrare il concorso morale, ma quando il soggetto manifesta una volontà criminosa uguale a quella degli esecutori materiali, il suo comportamento si risolve in una forma di cooperazione delittuosa che agevola e rafforza l'azione degli altri concorrenti. Pertanto, il giudice di merito, attraverso un'attenta valutazione delle dichiarazioni dei coimputati, può ricostruire la effettiva partecipazione morale del soggetto al reato, anche in assenza di azioni violente direttamente compiute dallo stesso. Ciò comporta la sua responsabilità penale a titolo di concorso morale, senza che sia necessaria una consulenza tecnica per quantificare il pregiudizio fisico subito dalla persona offesa, essendo sufficiente l'acquisizione di certificazioni mediche e periodi di malattia. Inoltre, la gravità dei fatti delittuosi commessi contro passanti inermi, in piena notte e con l'uso di armi, può assorbire le circostanze attenuanti invocate, in considerazione dell'esigenza di reprimere con fermezza condotte particolarmente pericolose per l'ordine pubblico e la sicurezza dei cittadini.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE SECONDA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. GENTILE Mario - Presidente

Dott. IANNELLI Enz - rel. Consigliere

Dott. LOMBARDO Luigi G. - Consigliere

Dott. VERGA Giovanna - Consigliere

Dott. CARRELLI P.D.M. Roberto - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA

sul ricorso proposto da:

(OMISSIS) N. IL (OMISSIS);

avverso la sentenza n. 3778/2012 CORTE APPELLO di MILANO, del 13/11/2012;

visti gli atti, la sentenza e il ricorso;

udita in PUBBLICA UDIENZA del 23/04/2014 la relazione fatta dal Consigliere Dott. ENZO IANNELLI;

Letti gli atti, la sentenza impugnata, il ricorso;

Udita la relazione del Cons. Enzo Jannelli;

Udite le conclusioni del S. Procuratore generale, Mazzotta Gabriele, per l'inammissibilita' del ricorso.<…

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