Cassazione penale Sez. II sentenza n. 23153 del 11 giugno 2021

ECLI:IT:CASS:2021:23153PEN

Massima

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Il principio di diritto fondamentale che emerge dalla sentenza è il seguente: La valutazione delle prove e la ricostruzione dei fatti operata dal giudice di merito non è sindacabile in sede di legittimità, salvo i casi di manifesta illogicità o contraddittorietà della motivazione, non essendo consentita una nuova valutazione delle risultanze probatorie in contrasto con quella effettuata dal giudice di appello. Pertanto, sono inammissibili nel giudizio di cassazione le censure che attengono a vizi diversi dalla mancanza, dalla manifesta illogicità o dalla contraddittorietà della motivazione, in quanto rappresentano un'inammissibile interferenza con la valutazione del fatto riservata al giudice del merito. Inoltre, la mancata osservanza di formalità previste per l'assunzione di una prova, pur potendo integrare una nullità relativa a regime intermedio, non determina l'inutilizzabilità della prova stessa, salvo che la legge non preveda espressamente tale sanzione per la specifica violazione. Infine, la credibilità e l'attendibilità delle dichiarazioni rese dai coimputati, valutata dal giudice di merito sulla base di un esame complessivo degli elementi di prova, non è sindacabile in sede di legittimità, se sorretta da una motivazione logica e priva di vizi.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE SECONDA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. DIOTALLEVI Giovanni - Presidente

Dott. CIANFROCCA Pierluig - Consigliere

Dott. PACILLI G. A. R. - Consigliere

Dott. MONACO Marco M. - Consigliere

Dott. MINUTILLO TURTUR M. - rel. Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA
sul ricorso proposto da:
(OMISSIS), nato a (OMISSIS);
avverso la sentenza del 06/02/2019 della CORTE DI APPELLO DI VENEZIA;
visti gli atti, il provvedimento impugnato e i ricorsi;
udita la relazione svolta dal Consigliere MINUTILLO TURTUR Marzia;
udite le conclusioni del Pubblico Ministero, in persona del Sostituto Procuratore generale PEDICINI Ettore, che ha concluso per l'inammissibilita' del ricorso.
RITENUTO IN FATTO
1. Con sentenza emessa il 06/02/2019 la Corte di appello di Venezia con…

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