Tribunale Amministrativo Regionale Lombardia - Milano sentenza n. 808 del 2014

ECLI:IT:TARMI:2014:808SENT

Massima

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La concessione di beni pubblici appartenenti al patrimonio indisponibile del Comune, anche se caratterizzata da elementi privatistici, rientra nella giurisdizione esclusiva del giudice amministrativo, in quanto l'Amministrazione agisce in posizione di supremazia e non di parità contrattuale. Il Comune, nella gestione di tali beni, è tenuto a determinare il canone di concessione in modo ragionevole e proporzionato, avendo riguardo alle caratteristiche del bene e al valore di mercato, nel rispetto del principio di buon andamento e massima redditività, fatti salvi eventuali scopi sociali. La variazione del canone, motivata sulla base di una perizia tecnica, non integra un eccesso di potere o una violazione del diritto di insistenza del concessionario, purché il procedimento sia stato svolto nel rispetto della normativa e dei principi di legittimità e ragionevolezza dell'azione amministrativa.

Sentenza completa

N. 02250/2010
REG.RIC.

N. 00808/2014 REG.PROV.COLL.

N. 02250/2010 REG.RIC.

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

Il Tribunale Amministrativo Regionale per la Lombardia

(Sezione Quarta)

ha pronunciato la presente

SENTENZA

sul ricorso numero di registro generale 2250 del 2010, proposto da:
Alessandro Longhi S.n.c. di Luigi Longhi & C., rappresentata e difesa dall'avv. Ramona Novella, con domicilio eletto presso l’avv. F. Patrizia Suma in Milano, via Bellotti, 15;

contro

Comune di Milano, rappresentato e difeso dagli avv. Maria Rita Surano, Antonella Fraschini, Ruggero Meroni, Irma Marinelli, Anna Maria Pavin, Donatella Silvia, Maria Sorrenti, Anna Tavano e Loredana Mattaliano, con domicilio eletto presso l’Avvocatura comunale in Milano, via Andreani, 10;

per l'annullamento

del provvedimento del 27 luglio 2010 di rilascio dell’area d…

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