Cassazione penale Sez. V sentenza n. 35575 del 17 settembre 2012

ECLI:IT:CASS:2012:35575PEN

Massima

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Il legittimo esercizio del diritto di critica, pur non richiedendo la medesima obiettività propria del diritto di cronaca, non consente tuttavia gratuite aggressioni alla dimensione morale della persona offesa. Pertanto, affinché la critica sia ritenuta legittima, è necessario che i fatti attribuiti siano veritieri e che le espressioni utilizzate, pur potendo essere anche aspre, non travalicano i limiti della continenza, evitando una mera ed ingiustificata aggressione verbale della persona criticata tale da denigrarla in quanto tale. Il giudice è tenuto a valutare con adeguata motivazione la sussistenza di tali requisiti, non potendosi limitare a considerazioni generiche sulla modestia o irrilevanza delle eventuali difformità rispetto alla realtà dei fatti o sulla presunta non virulenza di espressioni comunque qualificate come violente ed inopportune.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE QUINTA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. ZECCA Gaetanino - Presidente

Dott. DE BERARDINIS Silvana - Consigliere

Dott. ZAZA Carlo - rel. Consigliere

Dott. GUARDIANO Alfredo - Consigliere

Dott. MICHELI Paolo - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA

sul ricorso proposto da:

1. (OMISSIS), nato a (OMISSIS);

quale parte civile nel procedimento nei confronti di:

2. (OMISSIS), nato ad (OMISSIS)

3. (OMISSIS), nato a (OMISSIS);

avverso la sentenza del 03/02/2011 della Corte d'Appello di Milano;

visti gli atti, il provvedimento impugnato ed il ricorso;

udita la relazione svolta dal Consigliere Dr. ((omissis));

udito il Pubblico Ministero, in pers…

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