Tribunale Amministrativo Regionale Emilia Romagna - Bologna sentenza breve n. 608 del 2017

ECLI:IT:TARBO:2017:608SENB

Massima

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Il Tribunale Amministrativo Regionale, nel dichiarare cessata la materia del contendere a seguito dell'annullamento in autotutela dell'atto impugnato da parte del Comune convenuto per le medesime ragioni dedotte in ricorso, afferma il principio secondo cui l'annullamento in autotutela di un provvedimento amministrativo, che accoglie le ragioni di legittimità dedotte dal ricorrente, comporta la cessazione della materia del contendere e l'obbligo per l'amministrazione di sostenere le spese di giudizio a favore del ricorrente, in quanto l'annullamento è intervenuto solo successivamente alla notifica del ricorso. Tale principio trova applicazione ogni qualvolta l'amministrazione, riconoscendo la fondatezza delle doglianze del ricorrente, proceda all'annullamento in autotutela del provvedimento impugnato, determinando così la cessazione della materia del contendere e l'obbligo di rifusione delle spese di giudizio a carico della stessa amministrazione. In tali ipotesi, l'annullamento in autotutela, intervenuto dopo la notifica del ricorso, costituisce un riconoscimento implicito della fondatezza delle ragioni del ricorrente, con la conseguente condanna dell'amministrazione al pagamento delle spese di giudizio, a prescindere dall'esito formale del giudizio.

Sentenza completa

Pubblicato il 06/09/2017

N. 00608/2017 REG.PROV.COLL.

N. 00396/2017 REG.RIC.

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

Il Tribunale Amministrativo Regionale per la Emilia Romagna

(Sezione Seconda)

ha pronunciato la presente

SENTENZA

ex art. 60 cod. proc. amm.;
sul ricorso numero di registro generale 396 del 2017, proposto da:
Elisa Bizzi, Ferruccio Perdisa, rappresentati e difesi dagli avvocati Simona Belloi, Monia Aquili, con domicilio eletto presso lo studio Simona Belloi in Bologna, via dei Mille 5;

contro

Comune di Bologna, in persona del legale rappresentante p.t., rappresentato e difeso dagli avvocati Ada Labriola, Giulia Carestia, con domicilio eletto presso lo studio Ada Labriola in Bologna, piazza Maggiore 6;

per l'annullamento

dell'ordinanza di pagamento P.G. 84999/2017 e di tutti gli atti presupposti, preparatori, connessi e …

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