Cassazione penale Sez. VI sentenza n. 4606 del 9 febbraio 2011

ECLI:IT:CASS:2011:4606PEN

Massima

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Il rilascio di false attestazioni per ottenere indebitamente contributi pubblici destinati a investimenti agricoli integra il reato di indebita percezione di erogazioni a danno dello Stato, anche qualora il bene realizzato non corrisponda alla destinazione dichiarata, in quanto l'elemento soggettivo del dolo si desume dalla presentazione di documentazione contraffatta al fine di accedere indebitamente ai benefici previsti dalla normativa di settore. Il giudice di merito, nel valutare la prova, può legittimamente fondare la propria decisione sulla base di elementi indiziari, quali le caratteristiche tipologiche del bene realizzato e le dichiarazioni testimoniali, senza che ciò integri una violazione del principio di motivazione, atteso che il ragionamento logico-giuridico seguito risulti coerente e privo di vizi logici o giuridici. La remissione di querela per il reato di falso relativo alla documentazione presentata non impedisce l'accertamento della responsabilità per il reato di indebita percezione di erogazioni pubbliche, in quanto si tratta di fattispecie autonome e distinte, la cui connessione è meramente occasionale.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE SESTA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. LATTANZI Giorgio - Presidente

Dott. SERPICO Francesco - Consigliere

Dott. GRAMENDOLA Francesco P. - Consigliere

Dott. COLLA Giorgio - Consigliere

Dott. CONTI Giovanni - rel. Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA

sul ricorso proposto da:

Ra. An. , nato a (OMESSO);

avverso la sentenza del 13/05/2008 della Corte di appello di Catanzaro;

visti gli atti, il provvedimento denunziato e il ricorso;

udita la relazione svolta dal ((omissis));

udito il Pubblico Ministero, in persona del Sostituto Procuratore generale Dott. IACOVIELLO Francesco M., che ha concluso per la inammissibilita' del ricorso.

RITENUTO IN FATTO

1. La Corte di appell…

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