Cassazione penale Sez. VI sentenza n. 11636 del 7 aprile 2020

ECLI:IT:CASS:2020:11636PEN

Massima

Generata da Simpliciter
Il coinvolgimento di un soggetto nell'attività di un'associazione di tipo mafioso può essere desunto non solo dalla sua partecipazione diretta agli atti criminosi del sodalizio, ma anche dalla sua messa a disposizione dell'organizzazione, con un ruolo strumentale alla realizzazione del programma delinquenziale, pur senza una posizione di vertice. Ciò si verifica quando il soggetto agisce consapevolmente nell'ambito dell'associazione, utilizzando modalità operative tipiche del gruppo criminale, mantenendo contatti con gli altri associati e contribuendo all'esecuzione dei reati-fine, anche in posizione subordinata. Il requisito del vincolo associativo, che distingue la mera compartecipazione criminosa dall'appartenenza all'associazione, è integrato dalla prova di un patto stabile e duraturo tra gli associati, caratterizzato da un comune coordinamento, da un riparto di ruoli e da un programma criminoso indeterminato, a prescindere dalla posizione gerarchica ricoperta dal singolo all'interno dell'organizzazione. Pertanto, la partecipazione all'associazione mafiosa può essere integrata anche da condotte meramente esecutive, purché siano espressione della consapevole adesione del soggetto al sodalizio e della sua messa a disposizione per il perseguimento dei fini illeciti dell'organizzazione.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE SESTA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. CALVANESE Ersilia - Presidente

Dott. AMOROSO Riccardo - Consigliere

Dott. BASSI Alessand - rel. Consigliere

Dott. COSTANTINI Antonio - Consigliere

Dott. VIGNA Maria Sabina - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA
sul ricorso proposto da:
(OMISSIS), nato ad (OMISSIS);
avverso l'ordinanza del 30/10/2019 del Tribunale di Napoli;
visti gli atti, il provvedimento impugnato e il ricorso;
udita la relazione svolta dal Consigliere Dr. Alessandra Bassi;
udito il Pubblico Ministero, in persona del Sostituto Procuratore generale Dr. Angelillis Ciro, che ha concluso chiedendo che il ricorso sia dichiarato inammissibile;
udito il difensore, avv. (OMISSIS), che ha concluso chiedendo l'accoglimento del ricorso.
RITENUTO I…

Questo contenuto è riservato agli utenti registrati
Sentenze simili
Ricerca rapida tra milioni di sentenze
Trova facilmente ciò che stai cercando in pochi istanti. La nostra vasta banca dati è costantemente aggiornata e ti consente di effettuare ricerche veloci e precise.
Trova il riferimento esatto della sentenza
Addio a filtri di ricerca complicati e interfacce difficili da navigare. Utilizza una singola barra di ricerca per trovare precisamente ciò che ti serve all'interno delle sentenze.
Prova il potente motore semantico
La ricerca semantica tiene conto del significato implicito delle parole, del contesto e delle relazioni tra i concetti per fornire risultati più accurati e pertinenti.

Un nuovo modo di esercitare la professione

Offriamo agli avvocati gli strumenti più efficienti e a costi contenuti.