Cassazione civile Sez. I ordinanza n. 2117 del 22 gennaio 2024

ECLI:IT:CASS:2024:2117CIV

Massima

Massima ufficiale
Il giudice adito per l'invalidazione di una delibera di esclusione di un associato per gravi motivi - ai sensi dell'art.24, comma 3, c.c. - é tenuto ad accertare se si sia avverata in concreto una delle ipotesi previste dalla legge o dall'atto costitutivo per la risoluzione del rapporto associativo; in assenza di indicazioni statutarie specifiche o in presenza di formule generali ed elastiche o, comunque, in ogni altra situazione in cui la prefigurata causa di esclusione implichi un giudizio di gravità di singoli atti o comportamenti, da operarsi necessariamente "post factum", il vaglio giurisdizionale deve estendersi necessariamente anche a quest'ultimo aspetto, esprimendosi attraverso un giudizio di proporzionalità complessiva tra le conseguenze del comportamento addebitato all'associato in termini di lesione arrecata alle finalità statutarie e la radicalità della sanzione. (In applicazione di tale principio, la S.C. ha confermato la decisione di merito che aveva ritenuto legittimo il provvedimento di espulsione di un associato cui erano stati contestati comportamenti contrari agli scopi previsti dallo statuto dell'Associazione Nazionale Carabinieri ed al tempo stesso gravemente lesivi dell'immagine dell'Arma, riconducibili a contrasti circa l'uso dell'alta uniforme che avevano finito per coinvolgere le autorità consolari italiane all'estero).

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE PRIMA CIVILE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. MARULLI Marco - Presidente

Dott. FALABELLA Massimo - Consigliere Rel.

Dott. CATALLOZZI Paolo - Consigliere

Dott. VALENTINO Daniela - Consigliere

Dott. FRAULINI Paolo - Consigliere

ha pronunciato la seguente

ORDINANZA
sul ricorso iscritto al n. 19729 R.G. anno 2019 proposto da:
Da.Gi. , rappresentato e difeso dall'avvocato Daniele Ingarrica;
ricorrente
contro
Associazione Nazionale Carabinieri, rappresentata e difesa dall'avvocato Ca.Ni., presso cui è domiciliato, e dall'avvocato Fe.Da.;
controricorrente
avverso la sentenza n. 2118/2019 depositata il 28 marzo 2019 della Corte di appello di Roma.
Udita la relazione svolta nella camera di consiglio del 1 dicembre 2023 dal consigliere relatore Massimo Falabella.
FATTI DI CAUSA
1. - Da.Gi. ha con…

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