Cassazione penale Sez. V sentenza n. 23204 del 9 giugno 2011

ECLI:IT:CASS:2011:23204PEN

Massima

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Il dolo eventuale si configura quando l'agente, pur non avendo come obiettivo primario la realizzazione di un determinato evento, accetta consapevolmente il rischio che tale evento si verifichi come conseguenza della sua condotta. Pertanto, ai fini della sussistenza del dolo eventuale, il giudice deve accertare non solo il fatto voluto in primis dall'imputato, ma anche la sua rappresentazione della concreta idoneità della propria azione a cagionare l'evento ulteriore non direttamente perseguito. Tale rappresentazione deve emergere da elementi fattuali, come la velocità e la modalità di esecuzione della condotta, tali da rendere prevedibile e inevitabile il verificarsi dell'evento lesivo, senza che possa rilevare a tal fine la mera mancanza di scuse da parte dell'imputato successivamente all'accaduto.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE QUINTA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. MARASCA Gennaro - Presidente

Dott. DUBOLINO Pietro - Consigliere

Dott. BEVERE Anton - rel. Consigliere

Dott. DE BERARDINIS Silvana - Consigliere

Dott. FUMO Maurizio - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA

sul ricorso proposto da:

1) CO. GI. , N. IL (OMESSO);

avverso la sentenza n. 2356/2009 CORTE APPELLO di GENOVA, del 26/05/2010;

visti gli atti, la sentenza e il ricorso;

udita in PUBBLICA UDIENZA del 01/02/2011 la relazione fatta dal Consigliere Dott. ANTONIO BEVERE;

Udito il Procuratore Generale in persona del Dott. ((omissis)), che ha concluso per l'inammissibilita'.

udito, per la parte civile, Avv. ((omissis)).…

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