Cassazione penale Sez. II sentenza n. 29544 del 10 luglio 2015

ECLI:IT:CASS:2015:29544PEN

Massima

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Il giudice di merito, nel valutare la sussistenza dei gravi indizi di colpevolezza ai fini dell'applicazione di una misura cautelare personale, deve dare conto in modo coerente, specifico e privo di vizi logici degli elementi a carico dell'indagato, senza procedere a una nuova o diversa valutazione degli elementi indizianti o a un diverso esame degli elementi materiali e fattuali delle vicende indagate, essendo tale compito riservato in via esclusiva al giudice di merito. La nozione di gravi indizi di colpevolezza, ai fini dell'adozione della misura cautelare, non è omologa a quella che serve a qualificare il quadro indiziario idoneo a fondare il giudizio di colpevolezza finale, essendo sufficiente l'emersione di qualunque elemento probatorio idoneo a fondare "un giudizio di qualificata probabilità sulla responsabilità dell'indagato" in ordine ai reati addebitati. Pertanto, i detti indizi non devono essere valutati secondo i medesimi criteri richiesti per il giudizio di merito dall'art. 192, comma 2, c.p.p., che oltre alla gravità, richiede la precisione e concordanza degli indizi. Inoltre, per l'esistenza di un tentativo punibile, è sufficiente l'idoneità e l'univocità degli atti posti in essere dal soggetto agente, senza necessità di distinguere tra atti preparatori ed atti esecutivi, essendo tale distinzione ormai abbandonata. Infine, il giudice di merito può valutare il concreto pericolo di recidiva sulla base della pervicacia criminale evidenziata dall'indagato nell'effettuazione di più tentativi di reato a breve distanza temporale, anche nonostante la presenza delle forze dell'ordine.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE SECONDA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. FIANDANESE Franco - Presidente

Dott. RAGO Geppino - Consigliere

Dott. VERGA Giovanna - rel. Consigliere

Dott. ALMA ((omissis)) - Consigliere

Dott. RECCHIONE Sandra - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA

sul ricorso proposto da:

(OMISSIS) N. IL (OMISSIS);

avverso l'ordinanza n. 533/2014 TRIB. LIBERTA' di ANCONA, del 02/01/2015;

sentita la relazione fatta dal Consigliere Dott. GIOVANNA VERGA;

sentite le conclusioni del PG Dott. ((omissis)), che chiede il rigetto del ricorso.

MOTIVI DELLA DECISIONE

Ricorre per Cassazione, a mezzo difensore, (OMISSIS) avverso l'ordinanza del tribunale del riesame di Ancona c…

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