Cassazione penale Sez. V sentenza n. 39407 del 21 ottobre 2008

ECLI:IT:CASS:2008:39407PEN

Massima

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La remissione della querela da parte della persona offesa, anche se tacita, determina l'estinzione del reato di ingiuria e minaccia, non essendo necessaria la comparizione dell'imputato all'udienza per accettare espressamente tale remissione. Il giudice può ritenere integrata la remissione tacita quando la persona offesa abbia manifestato in modo inequivoco la volontà di rimettere la querela, anche senza la partecipazione dell'imputato al procedimento, purché sia stata data a quest'ultimo la possibilità di opporsi. In tali casi, il giudice deve dichiarare il non doversi procedere per estinzione del reato a seguito di remissione della querela, senza necessità di ulteriori accertamenti sulla volontà dell'imputato di accettare la remissione.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE QUINTA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. NARDI Domenico - Presidente

Dott. FERRUA Giuliana - Consigliere

Dott. SCALERA Vito - Consigliere

Dott. FUMO Maurizio - Consigliere

Dott. BRUNO Paolo Antonio - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA

sul ricorso proposto da:

Procuratore Generale presso la Corte di appello di Napoli;

avverso la sentenza emessa il 29-1-08 dal Giudice di pace di Caserta;

a carico di:

Ga. Iv. , nato il (OMESSO);

Visti gli atti, il provvedimento denunciato ed il ricorso;

Sentita la relazione fatta dal consigliere dott. Giuliana Ferrua;

Udito il Pubblico Ministero, in persona del Sostituto Procuratore Generale dott. MONETTI Vito.

MOTIVI DI RICORSO E RAGION…

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