Il piano faunistico-venatorio regionale costituisce un presupposto necessario e inderogabile per l'adozione del calendario venatorio annuale, in quanto strumento di pianificazione e programmazione dell'attività venatoria volto a garantire la tutela e la conservazione del patrimonio faunistico. L'assenza di un valido piano faunistico-venatorio rende illegittimo il calendario venatorio adottato in sua mancanza, in quanto privo della necessaria istruttoria e valutazione degli interessi ambientali e faunistici coinvolti. Inoltre, l'attività venatoria all'interno dei siti Natura 2000 e nelle aree contigue deve essere sottoposta a preventiva valutazione di incidenza, al fine di verificarne la compatibilità con le esigenze di tutela degli habitat e delle specie presenti, in attuazione della normativa comunitaria e nazionale in materia di conservazione della natura. L'amministrazione regionale è tenuta a motivare in modo rigoroso ogni eventuale scostamento dalle prescrizioni dell'ISPRA, organo tecnico-scientifico preposto alla tutela della fauna selvatica, al fine di garantire il corretto bilanciamento tra l'interesse alla pratica venatoria e l'interesse alla protezione dell'ambiente e della biodiversità.