Consiglio di Stato sentenza breve n. 3779 del 2019

ECLI:IT:CDS:2019:3779SENB

Massima

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Il rilascio o il rinnovo del permesso di soggiorno per attesa di occupazione non può prescindere da una valutazione complessiva della situazione personale, familiare e lavorativa dello straniero, che tenga conto di tutti gli elementi rilevanti ai fini della dimostrazione della serietà delle sue prospettive occupazionali e dell'impegno profuso per concretizzarle. Pertanto, l'Amministrazione può legittimamente negare il rinnovo del permesso di soggiorno per attesa di occupazione qualora accerti che lo straniero abbia tenuto una condotta fraudolenta finalizzata al conseguimento del titolo di soggiorno, in quanto tale comportamento inficia in radice l'attendibilità di qualsiasi prospettiva lavorativa successivamente documentata, anche parzialmente. Inoltre, la mancanza di un valido titolo di soggiorno in pendenza del procedimento di rinnovo non comporta l'automatica preclusione per lo straniero di procacciarsi una nuova situazione lavorativa, sicché il periodo trascorso successivamente alla presentazione dell'istanza di rinnovo e prima della conclusione del relativo procedimento non può essere considerato del tutto irrilevante ai fini della verifica della sussistenza dei presupposti per il rilascio del permesso di soggiorno per attesa di occupazione.

Sentenza completa

Pubblicato il 05/06/2019

N. 03779/2019REG.PROV.COLL.

N. 02775/2019 REG.RIC.

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

Il Consiglio di Stato

in sede giurisdizionale (Sezione Terza)

ha pronunciato la presente

SENTENZA

ex artt. 38 e 60 cod. proc. amm.
sul ricorso numero di registro generale 2775 del 2019, proposto da
((omissis)), rappresentato e difeso dall'avvocato ((omissis)), con domicilio digitale come da PEC da Registri di Giustizia;

contro

Ministero dell'Interno e Questura di Milano, in persona dei rispettivi legali rappresentanti
pro tempore
, rappresentati e difesi dall'Avvocatura Generale dello Stato, presso i cui uffici domicilia
ex lege
in Roma, via dei Portoghesi n. 12;

per la riforma

della sentenza del Tribunale Amministrativo Regionale per la Lombardia (Sezione Prima) n. 01896/2018, resa tra le parti

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