La revisione della patente di guida può essere disposta dalla competente Motorizzazione Civile ai sensi dell'art. 128 del d.lgs. n. 285/1992 (Codice della Strada) qualora sorgano dubbi sulla persistenza dei requisiti fisici e psichici prescritti o dell'idoneità tecnica alla guida, senza che sia necessario l'accertamento di una vera e propria patologia psichica. Il provvedimento di revisione è legittimamente adottato sulla base di circostanze, come l'aggressività, la scarsa lucidità e lo stato di agitazione del conducente, che integrano quello stato di dubbio sulla persistenza dei necessari requisiti per la guida, senza che sia necessaria una specifica comunicazione di avvio del procedimento ex art. 7 della l. n. 241/1990 in ragione delle esigenze di celerità volte a tutelare l'incolumità pubblica e dello stesso interessato. Il successivo provvedimento di rigetto del ricorso gerarchico, pur contenendo un mero errore materiale nel riferimento ad un nominativo diverso dall'interessato, risulta comunque congruamente motivato con il richiamo agli accertamenti effettuati in occasione dell'incidente che hanno dato origine al procedimento di revisione.