Cassazione penale Sez. V sentenza n. 32429 del 13 luglio 2018

ECLI:IT:CASS:2018:32429PEN

Massima

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La misura di sicurezza provvisoria applicata all'imputato incapace di intendere e di volere per ragioni di infermità psichica deve essere sottoposta a periodici accertamenti sulla persistenza della pericolosità sociale, ai sensi dell'art. 206 c.p. e 313 c.p.p., al fine di verificare la costante adeguatezza della misura e delle prescrizioni imposte, non potendo la stessa protrarsi indefinitamente in assenza di tali verifiche, a prescindere dalla formazione del giudicato cautelare su precedenti istanze di revoca o sostituzione. L'applicazione provvisoria delle misure di sicurezza, pur non essendo soggetta a termini di durata massima, richiede il riesame periodico della pericolosità sociale del soggetto, con cadenza semestrale o anche prima ove il giudice ne ravvisi l'esigenza, al fine di assicurare la tempestiva revoca della misura nel caso in cui venga meno il suo presupposto peculiare, ossia la pericolosità sociale dell'imputato. Il mancato adempimento di tale obbligo di riesame periodico impedisce di ritenere inammissibile, per mera reiterazione, l'istanza di revoca o sostituzione della misura, in quanto il decorso del tempo in assenza del doveroso accertamento sulla persistente pericolosità costituisce un novum che legittima la presentazione di una nuova istanza.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE QUINTA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. SABEONE Gerardo - Presidente

Dott. SCOTTI Umberto Luig - Consigliere

Dott. MORELLI Francesca - Consigliere

Dott. DE GREGORIO Eduardo - Consigliere

Dott. PISTORELLI Luca - rel. Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA
sul ricorso proposto da:
(OMISSIS), nato a (OMISSIS);
avverso l'ordinanza del 23/10/2017 del Tribunale di Salerno;
visti gli atti, il provvedimento impugnato ed il ricorso;
udita la relazione svolta dal Consigliere Dott. PISTORELLI Luca;
udito il Pubblico Ministero in persona del Sostituto Procuratore Generale Dott. LIGNOLA Ferdinando, che ha concluso per l'inammissibilita' del ricorso.
RITENUTO IN FATTO
1. Con l'ordinanza impugnata il Tribunale di Salerno ha dichiarato inammissibile l…

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