Cassazione penale Sez. I sentenza n. 18956 del 30 aprile 2013

ECLI:IT:CASS:2013:18956PEN

Massima

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Il beneficio della liberazione anticipata, previsto dall'art. 54 della Legge n. 354 del 1974, è finalizzato a consentire un più efficace reinserimento nella società del condannato che abbia offerto la prova di partecipazione all'opera di rieducazione, senza che sia necessaria la dimostrazione di un ravvedimento certo. Tuttavia, il giudice di merito è tenuto a valutare complessivamente il comportamento del detenuto, considerando non solo la partecipazione alle attività rieducative, ma anche eventuali violazioni gravi, come condanne per reati di associazione mafiosa, sanzioni disciplinari e persistenti rapporti con l'organizzazione criminale di appartenenza. Tali elementi, ove rilevanti per numero e gravità, possono giustificare il diniego del beneficio, in quanto sintomatici di un persistente ripudio dei valori della legalità e di un mancato avvio di un percorso di recupero sociale, anche in assenza dei presupposti ostativi di cui all'art. 4-bis dell'Ordinamento Penitenziario. In tal caso, la funzione rieducativa della pena risulta impedita dalla scarsa o nulla collaborazione del soggetto, che versa in una condizione ostativa al riconoscimento del beneficio richiesto.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE PRIMA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. CHIEFFI Severo - Presidente

Dott. BARBARISI Maurizio - rel. Consigliere

Dott. LOCATELLI Giuseppe - Consigliere

Dott. CAPRIOGLIO Piera M. S. - Consigliere

Dott. ROCCHI Giacomo - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA

sul ricorso proposto da:

(OMISSIS) n. il (OMISSIS);

avverso l'ordinanza 18 gennaio 2012 - Tribunale di Sorveglianza di Napoli;

sentita la relazione svolta dal Consigliere Dott. ((omissis));

lette le conclusioni scritte del rappresentante del Pubblico Ministero, sostituto Procuratore Generale della Corte di Cassazione, che ha chiesto il rigetto del ricorso con condanna del ricorrente al pagamento delle spese processuali.

RITENUTO IN FATTO

1. - Con ordinanza deliberata i…

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