Cassazione penale Sez. V sentenza n. 16077 del 14 aprile 2023

ECLI:IT:CASS:2023:16077PEN

Massima

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La circostanza aggravante dei futili motivi sussiste quando la determinazione criminosa dell'agente è stata indotta da uno stimolo esterno di tale levità, banalità e sproporzione rispetto alla gravità del reato, da apparire, secondo il comune modo di sentire, assolutamente insufficiente a provocare l'azione criminosa, tanto da potersi considerare, più che una causa determinante dell'evento, un mero pretesto per lo sfogo di un impulso violento. L'accertamento della sussistenza di tale aggravante richiede una duplice verifica: del dato oggettivo, costituito dalla sproporzione tra il reato concretamente realizzato e il motivo che lo ha determinato, e del dato soggettivo, costituito dalla possibilità di connotare detta sproporzione quale espressione di un moto interiore assolutamente ingiustificato, tale da configurare lo stimolo esterno come mero pretesto per lo sfogo di un impulso criminale. Tale valutazione non può essere operata in astratto, ma deve essere ancorata alla considerazione di specifici elementi concreti, quali le connotazioni culturali del soggetto giudicato, il contesto sociale e il particolare momento in cui il fatto si è verificato o i fattori ambientali che possono aver condizionato la condotta criminosa. Pertanto, la sussistenza dell'aggravante dei futili motivi richiede l'accertamento certo del movente, nonché la verifica della sproporzione tra il reato commesso e il motivo che lo ha determinato, valutata alla luce delle concrete circostanze del caso, al fine di stabilire se tale sproporzione possa essere qualificata come espressione di un impulso criminale ingiustificato e non come mera causa determinante dell'evento.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE QUINTA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. MICCOLI Grazia - Presidente

Dott. DE MARZO Giuseppe - Consigliere

Dott. CAPUTO Angelo - Consigliere

Dott. CANANZI Francesco - Consigliere

Dott. CUOCO Michele - rel. Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA
sul ricorso proposto da:
(OMISSIS), nato a (OMISSIS);
avverso la sentenza del 6 aprile 2022, della Corte d'assise d'appello di Catania;
visti gli atti, il provvedimento impugnato e il ricorso;
sentita la relazione svolta dal consigliere Dott. Michele Cuoco;
udito il Pubblico Ministero, in persona del Sostituto Procuratore generale, Dott. Serrao D'aquino Pasquale, che ha chiesto rigettarsi il ricorso;
letta la memoria depositata il 4 gennaio 2022, dall'avv. (OMISSIS), e i relativi motivi aggiunti;

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