Cassazione penale Sez. V sentenza n. 8680 del 26 febbraio 2004

ECLI:IT:CASS:2004:8680PEN

Massima

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Il concorso morale nel reato si configura anche quando l'imputato, pur non essendo l'esecutore materiale, abbia rafforzato il proposito criminoso degli altri partecipi, mettendosi a disposizione per fornire il proprio contributo e restando pronto all'esecuzione dell'ordine delittuoso, anche se poi escluso all'ultimo momento dalla cerchia degli esecutori materiali per scelta dei vertici dell'organizzazione criminale. La presenza dell'imputato nei luoghi in cui si è discussa e organizzata l'attività delittuosa, unitamente alla disponibilità manifestata a prendere parte all'azione criminosa, integrano gli estremi del concorso morale, a prescindere dall'effettiva realizzazione della condotta delittuosa da parte dell'imputato. Inoltre, anche la semplice promessa di assistenza e aiogo "post delictum" agli esecutori materiali, ove idonea a rafforzare il proposito criminoso, può configurare il concorso morale nel reato. Pertanto, il ruolo marginale dell'imputato nell'organizzazione criminale o l'assenza di condotte causalmente rilevanti ai fini del reato non escludono la configurabilità del concorso morale, qualora risulti provato il rafforzamento del proposito criminoso degli altri partecipi.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA IN NOME DEL POPOLO ITALIANO LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE QUINTA SEZIONE PENALE Composta dagli Ill.mi Sigg.: Foscarini Bruno - Presidente Cicchetti Nunzio - Consigliere Sica Giuseppe - Consigliere Amato Alfonso - Consigliere Marasca Gennaro - Consigliere ha pronunciato la seguente SENTENZA sul ricorso proposto da: 1) An. Ti. n. il (...); avverso Sentenza del 22/01/2003 Corte Assise Appello di Catania. Visti gli atti, la sentenza ed il procedimento Udita in pubblica Udienza la relazione fatta dal Consigliere Amato Alfonso. Udito il procuratore Generale in persona del dr. A. Albano che ha concluso per l'annullamento s. r. per non aver commesso il fatto. MOTIVI DELLA DECISIONE An. Ti. era condannato dalla Corte di Assise di Caltanisetta alla pena dell'ergastolo per concorso nell'omicidio di Sa. e Gu. Nell'ambito della lotta fra cosche mafiose, sulla scorta delle dichiar…

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