ECLI:IT:CASS:2002:7000PEN
MOTIVI DELLA DECISIONE
Con la sentenza impugnata il Tribunale di Varese ha dichiarato la colpevolezza dell'avv. A. L. in ordine al delitto di diffamazione ai danni dei colleghi R. C. e G. C., convenuti in giudizio civile per responsabilità professionale della Mor. Edil s.a.s., di cui l'imputato era difensore.
Risulta dalla stessa sentenza che gli avvocati R. e G. C. si erano doluti di talune frasi contenute nell'atto di citazione in giudizio, nel quale l'avv. L. aveva definito il comportamento dei professionisti convenuti illegittimo, "sotto il profilo di violazione di norme non solo deontologiche"; e aveva in particolare scritto: "tutta l'attività svolta dai predetti professionisti ... è protesa solo e soltanto, mediante raggiri e falsa rappresentazione della realtà, a strappare alle socie assensi al loro operato al fine di poter realizzare la sola liquidazione della società mediante vendita degli immobili a persone di loro gradimento,…
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