Cassazione penale Sez. V sentenza n. 41601 del 12 novembre 2007

ECLI:IT:CASS:2007:41601PEN

Massima

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Il sequestro preventivo di beni aziendali e del patrimonio sociale di una società di capitali è legittimo quando, pur in assenza di una partecipazione diretta dell'indagato nella compagine sociale, emerga che il reale dominus della società sia un soggetto indagato per il delitto di associazione di tipo mafioso, il quale di fatto ne gestisca gli affari e i contatti, avvalendosi di metodi e modalità di gestione connotati da una spiccata matrice mafiosa. In tali casi, la res, quale che ne sia il titolare, effettivo o fittizio, appare funzionalmente connessa all'ipotesi delittuosa contestata all'indagato, determinandone l'obbligatoria confiscabilità ai sensi dell'art. 416-bis, comma 7, c.p. e, conseguentemente, la sottoposizione a sequestro preventivo ai sensi dell'art. 321, commi 2 e 2-bis, c.p.p. Ciò anche in assenza di una partecipazione diretta dell'indagato nella compagine sociale, purché emerga che egli ne sia il reale dominus e ne gestisca di fatto gli affari e i contatti, avvalendosi di metodi e modalità di gestione connotati da una spiccata matrice mafiosa. In tali ipotesi, il sequestro preventivo è legittimo in quanto la res, quale che ne sia il titolare, effettivo o fittizio, appare funzionalmente connessa all'ipotesi delittuosa contestata all'indagato, determinandone l'obbligatoria confiscabilità ai sensi dell'art. 416-bis, comma 7, c.p. e, conseguentemente, la sottoposizione a sequestro preventivo ai sensi dell'art. 321, commi 2 e 2-bis, c.p.p.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE QUINTA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. FAZZIOLI Edoardo - Presidente

Dott. PIZZUTI Giuseppe - Consigliere

Dott. NAPPI Aniello - Consigliere

Dott. FUMO Maurizio - Consigliere

Dott. DUBOLINO Pietro - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA

sul ricorso proposto da:

FA. GE. AN., N. IL (OMESSO);

avverso ORDINANZA del 19/04/2007 TRIB. LIBERTA' di PALERMO;

sentita la relazione fatta dal Consigliere Dr. FUMO MAURIZIO;

udito il P.G. in persona del sost. proc. gen. Dr. V. Monetti che ha chiesto dichiararsi inammissibile il ricorso;

udito il difensore avv. GIOVINCO M. che, illustrando i motivi del ricorso, ne ha chiesto l'accoglimento.

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