Cassazione penale Sez. II sentenza n. 42567 del 7 ottobre 2016

ECLI:IT:CASS:2016:42567PEN

Massima

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Il giudice, nel valutare la sussistenza e la permanenza delle esigenze cautelari ai fini dell'applicazione della misura cautelare più adeguata, deve compiere una valutazione complessiva della personalità dell'indagato e della sua pericolosità sociale, tenendo conto di tutti gli elementi emersi nel corso del procedimento, anche di fatti precedenti per i quali siano state applicate misure cautelari meno afflittive. La scelta della misura cautelare deve essere adeguatamente motivata, con riferimento alla concreta idoneità della stessa a fronteggiare i pericoli di fuga, inquinamento probatorio e reiterazione del reato, senza che assuma rilievo determinante il mero dato cronologico della commissione dei fatti. Il giudice, pertanto, nel valutare la sussistenza delle esigenze cautelari, non è vincolato dalla circostanza che per fatti precedenti siano state applicate misure meno afflittive, dovendo invece compiere una valutazione complessiva della personalità dell'indagato e della sua pericolosità sociale, alla luce di tutti gli elementi emersi, anche di fatti pregressi, al fine di individuare la misura cautelare più adeguata a fronteggiare i concreti pericoli sottesi alla libertà dell'indagato.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE SECONDA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. FIANDANESE Franco - Presidente

Dott. PRESTIPINO Antonio - Consigliere

Dott. ALMA Marco - Consigliere

Dott. AIELLI Lucia - rel. Consigliere

Dott. RECCHIONE Sandra - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA
sul ricorso proposto da:
(OMISSIS), nato (OMISSIS) il (OMISSIS);
avverso l'ordinanza del Tribunale di Roma del 29/4/2016;
visti gli atti, il provvedimento impugnato ed il ricorso;
udita la relazione svolta dal Consigliere Dott. AIELLI Lucia;
udito il P.M. in persona del Sostituto Procuratore Generale Dott. ANIELLO Roberto, che ha concluso chiedendo l'inammissibilita' del ricorso.
udito il difensore avv. (OMISSIS) che ha concluso chiedendo l'accoglimento del ricorso.
IN FATTO E IN DIRITTO
Letto…

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