Tribunale Amministrativo Regionale Campania - Napoli sentenza n. 1862 del 2020

ECLI:IT:TARNA:2020:1862SENT

Massima

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Il provvedimento di repressione degli abusi edilizi, quale l'ordine di demolizione, costituisce atto dovuto della pubblica amministrazione, riconducibile all'esercizio di un potere vincolato, che non richiede una particolare motivazione in ordine alla sussistenza e attualità dell'interesse pubblico alla rimozione dell'abuso. È sufficiente la mera descrizione e rappresentazione del carattere illecito dell'opera realizzata, senza necessità di una previa comparazione dell'interesse pubblico alla repressione dell'abuso con l'interesse del privato proprietario del manufatto. Ciò vale anche quando l'intervento repressivo intervenga a distanza di tempo dalla commissione dell'abuso, ove questo non sia stato oggetto di sanatoria, non essendo configurabile alcun affidamento tutelabile del privato sulla possibilità di mantenere l'opera nel tempo, salvo il caso in cui l'affidamento sia "legittimo", ovvero ricollegabile oltre che al decorso di un notevole lasso di tempo, anche alla contraddittorietà dell'azione amministrativa, ipotesi in cui è necessaria una motivazione rafforzata in ordine alle ragioni di pubblico interesse che impongano la rimozione dell'abuso. In tutti gli altri casi, il provvedimento sanzionatorio è sufficientemente motivato con la mera descrizione delle opere abusivamente realizzate in assenza o difformità del prescritto titolo edilizio, non potendo ammettersi alcun affidamento tutelabile alla conservazione di una situazione di fatto abusiva che il tempo non può giammai legittimare.

Sentenza completa

Pubblicato il 18/05/2020

N. 01862/2020 REG.PROV.COLL.

N. 05172/2013 REG.RIC.

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

Il Tribunale Amministrativo Regionale della Campania

(Sezione Seconda)

ha pronunciato la presente

SENTENZA

sul ricorso numero di registro generale 5172 del 2013, proposto da
((omissis)), ((omissis)), rappresentati e difesi dall'avvocato ((omissis)), con domicilio eletto presso il suo studio in Napoli, via Sant'Aspreno, 13;

contro

Comune di Afragola, in persona del legale rappresentante pro tempore, rappresentato e difeso dall'avvocato ((omissis)), con domicilio digitale come da PEC da Registri di Giustizia;

per l'annullamento

-dell'ordinanza di sospensione n. 65 del 13.8.2013, notificata in data 19.8.2013, del Responsabile del Settore Assetto del territorio e Lavori pubblici del Comune di Afragola, con cui è …

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